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La rivincita di Andrea Carboni, da esubero a risorsa importante. E ora si candida per un posto da titolare

Il difensore classe 2001 si è visto annullare il primo gol in Serie A contro il Lecce, ma conferma la crescita degli ultimi mesi

Sembrava destinato a tornare in Serie B al Venezia, dove era pronto a riaccoglierlo l’ex ds biancorosso Antonelli. Invece Andrea Carboni ha convinto Palladino in ritiro e ora si propone seriamente per un posto nell’undici titolare del Monza. Il difensore sardo è una delle sorprese di questo avvio di stagione, almeno se si va a vedere il punto di partenza nelle gerarchie che fino a poco tempo fa lo vedevano all’ultimo posto tra i difensori in rosa.

Mancino naturale, rapido e dotato di buona tecnica. Carboni è stato il miglior prodotto del vivaio del Cagliari dal dopo Barella in poi. Gli esordi in rossoblù sotto la guida di Walter Zenga nel 2020, quando la Serie A ripartiva dopo la sosta per la pandemia e L’Uomo Ragno andò a pescare dalla Primavera che chiuse sorprendentemente il campionato di categoria al secondo posto. Un risultato straordinario per il settore giovanile sardo, dove Carboni era l’assoluto leader della seconda miglior difesa di quel torneo dopo l’Atalanta campione.

Seguirono due stagioni di crescita a Cagliari con la prima squadra, in cui riuscì a conquistare anche l’Under 21 azzurra, diventando uno dei beniamini dei tifosi sardi che in lui videro un capitano del futuro. Poi la retrocessione ha cambiato tutto. Il passaggio al Monza, visto dai tifosi come una fuga dalla tempesta, ha incrinato i rapporti con la piazza isolana che, oltretutto, pochi mesi dopo lo videro indossare la maglia di quel Venezia che mandò in B il Cagliari all’ultima giornata del campionato 2021/2022. Nell’incrocio tra sardi e lagunari negli ultimi playoff all’Unipol Domus il 22enne fu bombardato dai fischi, in un’atmosfera per lui surreale dopo essere stato per oltre due anni un figlioccio per quella tifoseria.

Una serata che però ha fatto scattare qualcosa. Carboni è tornato a Monza affamato, si è giocato bene tutte le carte in ritiro, facendosi poi trovare pronto quando chiamato in causa come domenica. Con Pablo Mari apparso in difficoltà nell’avvio di campionato, con D’Ambrosio da recuperare e con Caldirola squalificato, per il giovane biancorosso si apre un’occasione irripetibile. Sabato contro la Lazio all’Olimpico, salvo sorprese, toccherà a lui fare il braccetto di sinistra. Una gara spartiacque per il futuro di Andrea.

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