I biancorossi si impongono in trasferta nell’andata della semifinale playoff contro il Brescia
Superato l’inizio difficile, il Monza s’è scrollato di dosso le incertezze e ha offerto una grande prestazione. La delusione di Perugia era ancora marcata e la prova di Brescia ha fatto aumentare i rimpianti: giocando così al Curi, oggi forse ai playoff ci sarebbe stata la Cremonese. Scrive La Gazzetta dello Sport.
Quello che era mancata all’ultima giornata era stata la concretezza in zona gol e stavolta a metterla sul campo è stato Gytkjaer. Dopo un tentativo al 20’ su una delle tante incursioni di D’Alessandro, il vichingo ha pareggiato prima dell’intervallo: botta di Carlos dal limite, respinta così così di Joronen, palla ripresa da Ciurria e rimessa al centro per il danese, perfetto nell’ appoggiare in rete. I dubbi sulla posizione di Ciurria sono stati tolti da un silent check di Aureliano con il Var. Un gol che ha dato la stura a una ripresa di alto livello.
Scampati un paio di pericoli (Bertagnoli a lato di testa nel recupero del primo tempo, botta di Pajac respinta a fatica da Di Gregorio al 9’), il Monza s’è messo a giocare come sa, sfruttando la qualità dei suoi uomini e una gran palla in verticale di Machin ha consentito a Mota di filare tutto solo verso Joronen: il portoghese ha cercato di saltare il portiere, che l’ha steso per un rigore infilato da Gytkjaer. A quel punto il Monza è diventato padrone del campo, s’è chiuso bene rischiando solo per un tiro da fuori di Leris e in qualche mischia, cercando anche di farsi vedere in zona gol.
Ecco, qui forse è mancato il cinismo per fare il terzo e chiudere la pratica. S’è rivisto il Monza lezioso che in area non riesce a incidere. Così adesso, nel ritorno, servirà la massima attenzione, con la tuta blu ancora al posto dello smoking.