Andrea Colpani a Sportweek ha raccontato la sua carriera ancora agli albori. In una stagione in cui si sta confermando rivelazione del campionato.
Dopo Trapani il Monza…
“Sono a cena con i miei genitori, ricevo una videochiamata. Dall’altra parte il mio agente Tullio Tinti. Dice solo: ti passo il direttore. Penso: quale direttore? Po vedo Galliani: da oggi sei un giocatore del Monza. Deglutisco, e rispondo soltanto: ah, bene, grazie“.
Galliani vuol dire Berlusconi.
“Ringrazierò sempre il presidente. Quando parlo di lui mi emoziono. E’ sempre stato gentile con me. Diceva che ero il suo preferito, forse per la faccia da bravo ragazzo, sicuramente per la tecnica. salutava tutti con un “ciao” e una stretta di mano. Solo me, mi chiamava per nome: Ciao Colpani. Complimenti particolari? Niente di che. Dopo una bella prestazione mi diceva soltanto di continuare come stavo facendo. Lui e il dottor Galliani mi hanno sempre dato fiducia“.
La prima stagione al Monza non è stata facile.
“Era una neopromossa in B solo di nome. In squadra c’erano Balotelli, Boateng… Ho faticato a trovare spazio. Con Stroppa al secondo anno è andata decisamente meglio. Più partite giocate e cinque gol“.