Un controllo antidoping risalente a prima del Mondiale vinto con l’Argentina. Risale a un anno fa il test che ha messo nei guai Alejandro Papu Gomez. Il fantasista aveva già presentato la propria difesa, sostenendo che l’assunzione di sostanze illecite fosse frutto di uno sciroppo per bambini, somministrato a suo figlio e ingerito dal calciatore ignaro dell’irregolarità della sostanza.
Ora per il 35enne la mazzata della squalifica. Come riportato da Gazzetta.it, il Monza era a conoscenza del procedimento nei suoi confronti ma, con fiducia, ha scelto comunque di ingaggiare l’argentino che ora ha la strada del ricorso in appello per ribaltare la sentenza.