Il greco non ha brillato all’esordio in campionato con l’Inter ma non è l’ora delle bocciature
Su quella fascia l’Inter proponeva il ticket Barella-Dumfries, che non è certo l’ideale per iniziare ad ambientarsi in un nuovo contesto. Scusanti a parte, il debutto di Georgios Kyriakopoulos in campionato non è stato positivo e il suo coinvolgimento nei meccanismi biancorossi è sicuramente da rivedere.
Inutile pensare che possa fare il ruolo di Carlos Augusto. Il greco può giocare in quella posizione ma con altri compiti, perché ha sì la gamba per fare tutta la fascia ma non ha la qualità tecnica e il fiuto per le incursioni del brasiliano. Kyriakopoulos è più un fluidificante bravo a proporsi per crossare, meno se lo si proietta con i compiti di infilarsi tra le maglie della difesa avversaria per concludere. Se in quattro anni di Serie A ha segnato 2 gol in 102 presenze qualcosa vorrà dire sulle sue caratteristiche.
A Sassuolo il tecnico Dionisi lo aveva provato proprio da attaccante esterno all’inizio del campionato scorso, ma l’esperimento è stato in seguito abortito e utilizzato solo come soluzione d’emergenza. Inoltre Kyria non ha troppa dimestichezza da quinto di centrocampo, avendo giocato per lo più da quarto in difesa. Serve un periodo di adattamento per metabolizzare il Palladino pensiero e contro l’Empoli arriva già un’avversario più alla portata.
Il concetto però è che se qualcuno pensa che sia arrivato il nuovo Carlos Augusto sbaglia: sono due esterni completamente diversi, ma non è ancora detto che la squadra si sia indebolita a sinistra. Lasciamo lavorare il mister.