I due difensori sono ormai a loro agio nel ricoprire un ruolo moderno con il coraggio delle grandi squadre europee
ATIPICI. Una difesa a tre mai banale quella del Monza. Anche contro lo Spezia i braccetti della retroguardia sono stati Izzo e Caldirola, due che insieme a Pablo Marí hanno contribuito alla notevole crescita del reparto nel 2023. Il terzetto è diventato uno dei più solidi dell’intero campionato, distinguendosi per l’interpretazione moderna data da palladino ai singoli ruoli.
Izzo e Caldirola infatti non si sottraggono a frequenti avanzate, con dei tagli centrali che sparigliano le marcature avversarie portandoli spesso e volentieri alla conclusione. Un’interpretazione di scuola gasperiniana, ma che vede applicazione anche all’estero, specialmente in Premier. In Italia l’abitudine delle difese a tre è sempre stata quella di rimanere bassi senza sganciare troppo i braccetti, così che solo poche squadre si possono permettere un assetto di questo genere, un’autentica eresia nella lotta salvezza.
Il coraggio di mister Palladino è stato premiato. La difesa del Monza ora è una delle più solide, nonché più difficilmente leggibile dell’intera Serie A.