Due sconfitte consecutive di cui l’ultima netta e senza appello, ora bisogna reagire
RIALZARSI. Non è certo una situazione allarmante. Il Monza naviga sempre in acque tranquille con l’undicesimo posto in solitaria e un +12 dalla terzultima. Le ultime due sconfitte consecutive, le uniche per ora in questo 2023, non fanno scattare i campanelli della crisi anche perché la squadra è uscita a testa alta contro il Milan, mentre nel 3-0 subito dalla Salernitana il crollo è avvenuto dopo circa un’ora di gioco assolutamente equilibrata.
C’è però da analizzare un calo di tensione della squadra, apparsa impacciata nell’applicazione dei principi e decisamente troppo nervosa per poter produrre gioco. A Salerno doveve essere “come una finale”, aveva sottolineato Palladino nella conferenza stampa della vigilia. Invece la formazione brianzola alla lunga si è sfilacciata e con i campani si è perso soprattutto sul piano del carattere. I granata hanno avuto più fame e hanno vinto.
Attenzione quindi, perché ora arriva la parte di campionato in cui saltano gli equilibri. Le squadre in lotta per obiettivi giocheranno alla morte, quelle più tranquille diventeranno illeggibili, perciò le insidie cresceranno. Il Monza non può permettersi di approcciare questa fase del torneo come se avesse la pancia piena. La reazione all’ultima sconfitta dirà molto sulla fame che hanno ancora i biancorossi. Ora più che mai servirà la cattiveria.