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Gazzetta – Lo spettro di De Zerbi sulla panchina di Stroppa

Le prime due partite in Serie A non hanno convinto. Gli alibi non mancano come gli infortuni

Il passaggio dalla Serie B alla A è un po’ come un salto nel vuoto, “un altro sport” per dirla come Adriano Galliani che infatti ha ribaltato quasi completamente la squadra della scorsa stagione. Proprio in virtù di un mercato importante (non ancora finito…), e di una proprietà che ha scritto la storia del calcio, le aspettative per il Monza erano piuttosto alte, dichiaratamente da posto a sinistra della classifica. Così, anche se sono passate solo due giornate e ovviamente c’è tutto il tempo per mettere le toppe, gli zero punti (come le altre due neopromosse Lecce e Cremonese…) e soprattutto i sei gol subiti fanno rumore, anche se sulla propria strada i brianzoli hanno trovato due squadre in palla come il Torino e il super Napoli di questo inizio stagione, che francamente è apparso di un’altra categoria. L’aspetto che è piaciuto meno, al San Paolo, è stato l’atteggiamento, che è stato quello di una squadra molle, senza voglia di lottare, quasi rassegnata di fronte a un avversario che già sulla carta era nettamente superiore. Certo gli alibi non mancano ai biancorossi: tanti giocatori nuovi hanno bisogno di tempo per trovare l’alchimia giusta, un acquisto di qualità come il capitano Matteo Pessina non è ancora stato possibile schierarlo per una infiammazione al ginocchio (è rientrato da poco in gruppo) e in generale gli infortuni sono stati parecchi.

Ma il Monza ora ha fretta di voltare pagina. La posizione della società è chiara: rimettersi subito al lavoro e con quello poi arriveranno anche i risultati. Anche perché nel calcio non è importante partire bene, ma finire forte. Al momento la posizione di Giovanni Stroppa, il tecnico della promozione, non è in discussione, di certo però la partita di venerdì in casa contro l’Udinese pesa e non poco. Anche per allontanare lo spettro di Roberto De Zerbi. Inoltre, guardando più in là nel tempo, il calendario è tutt’altro che agevole: all’orizzonte ci sono la trasferta all’Olimpico contro la Roma martedì 30 e poi l’Atalanta in casa lunedì 5 settembre. Insomma, serve un segnale forte subito. Anche a livello di gioco. La sconfitta di Napoli deve essere un punto di (ri) partenza, non un’interruzione di un percorso che la scorsa stagione ha portato il monza per la prima volta nella storia in Serie A. Al momento dunque, i biancorossi, si leccano le ferite. Metaforicamente e non visto che l’infermeria si sta riempiendo pericolosamente. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.

 

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