I nerazzurri partono forte, poi la squadra di Stroppa si rialza e la ribalta. Nei supplementari lo scatto vincente

«Sarà romantico», diceva Adriano Galliani quando quattro anni fa è tornato al Monza in Serie C per provare a portarlo in A. E’ stata invece pazzesca la conquista della massima categoria, arrivata per la prima volta nella storia del club, che andrà a disegnare un campionato di chiaro stampo lombardo, con 5 squadre dopo Milan, Inter, Atalanta e Cremonese. Pazzesca, sicuro. Scrive La Gazzetta dello Sport.

Perché la finale dei playoff è stata la più bella di sempre, incertissima, con scenari che sono cambiati di continuo e che avrebbero potuto premiare entrambe le contendenti. Tanto è vero che il Pisa è uscito a testa altissima, tra gli applausi di un’Arena incandescente, stracolma e ribollente d’entusiasmo, accettando in maniera composta il verdetto.

La festa di Silvio

E’ stata la domenica perfetta di Silvio Berlusconi, arrivato a Pisa nel pomeriggio e rimasto accanto alla squadra fino alla fine, con tanto di festa negli spogliatoi. Il Cavaliere si è concesso una passeggiata sotto la Torre con la compagna Marta, un nipotino e alcuni collaboratori, poi si è accomodato in tribuna accettando passivamente qualche parola di troppo (e un solo coro contro dalla curva di casa). Accanto a lui sicuramente più scatenato Galliani, che ha festeggiato come voleva dopo mille fatiche e qualche delusione. Dopo quella del 6 maggio a Perugia, c’è voluta un’impresa per farcela. Quasi come in Champions…

La svolta

Tensione e fatica avrebbero steso chiunque, non queste due splendide squadre, che hanno riproposto in questa finale tutte le emozioni del campionato. Decisiva quella dopo 6’ di extra time, con la girata di testa stavolta vincente di Marrone, sfuggito a Beruatto. Una legnata per il Pisa, una botta di adrenalina per il Monza, che non si è mai chiuso. Fino a quando non è stato Birindelli a sbagliare un passaggio, raccolto da Gytkjaer che, solo avanti al portiere, ha messo dentro la palla del 3-4 che ha fatto impazzire i mille in curva. Festa grande, con cori per Stroppa, la squadra e Berlusconi (“Portaci in Europa”), fino al fischio finale, anticipato da un paio di proteste pisane per qualche contatto da brivido in area. Solo lì il Pisa si è arreso. Ma a testa alta, perché ha la forza di riprovarci la prossima stagione.