Il gruppo biancorosso è compatto e punta diritto all’obiettivo dopo aver mancato la promozione all’ultima giornata
C’è un’immagine apparsa sui social e che poi il club biancorosso ha voluto sottolineare: è quella del Monza, del gruppo, con Adriano Galliani. Tutti insieme di fronte a una buona bistecca argentina in Brianza, luogo della ripartenza. Scrive il QS.
O se vogliamo, confessionale migliore per azzerare ogni cattivo pensiero. Lo ha fatto spesso l’ad biancorosso in questa stagione, mettendo in luce uno dei suoi tanti pregi che lo hanno reso il direttore più vincente nel nostro calcio: il saper difendere il gruppo, il saper compattare il gruppo, il saper fare gruppo.
Di quest’ultimo bisogno non c’è. La squadra, il tecnico, il suo staff, sono sempre stati un tutt’uno, compatto soprattutto nelle difficoltà per tenere sempre alta la testa e la voglia di vincere. Poi però ci sono stati momenti dove inevitabilmente è servita anche la mano della società, di Adriano Galliani.
E’ successo in aereo dopo Frosinone, è successo nello spogliatoio del Curi dopo Perugia. E’ successo anche al ristorante l’altra sera. Luoghi diversi, un comune denominatore: la parola, il monito, l’augurio di “crederci” sempre. Senza mai smettere. Ieri la squadra ha ripreso la preparazione in vista del primo turno dei playoff.
Non importa con chi, c’è già la sicurezza di dover indirizzare bene subito la marcia per evitare di dover rincorrere, e poi rammaricarsi, come accadde un anno fa di questi tempi. Ci sarà il beneficio del ritorno in casa e del doppio risultato, ma ci saranno ancora più difficoltà di quelle che già la stagione regolare ha fatto sentire a tutti.
Nessuno escluso. Lo sa bene il Monza. Ma la rabbia, oggi, è ancor più voglia di successo.