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GdS- Gli esperti sulla volata promozione: “Quanta pressione sul Monza”

Le interviste della Rosea: “I biancorossi hanno il calendario più difficile e il dovere di vincere”

“Monza, occhio alle pressioni”. Questo il monito in coro di Domenico Bonato, ex direttore sportivo tra le varie di Sassuolo, Udinese e Cremonese, e di Danilo Soddimo, fantasista ed ex bandiera del Frosinone svincolatosi in estate dal Pisa. La Gazzetta dello Sport li ha intervistati insieme a Mimmo Di Carlo e Alessandro Budel per analizzare la volata promozione. Ecco le loro opinioni sulle candidate alla A diretta, divise da noi squadra per squadra.

CREMONESE 59 punti

Di Carlo: “Gli scontri diretti saranno un fattore. La Cremonese è la squadra che ha il calendario meno impegnativo. Può fare 5 vittorie e totalizzare 74-75 punti in classifica. Da marzo è il momento in cui conta la freschezza e la Cremonese ha il gioco più adatto: corale, con gente di grande qualità, tanti giovani di valore insieme all’esperienza di qualche elemento che in questi momenti è molto utile”.

Bonato: “A livello mentale pesa la leggerezza della Cremonese che è andata oltre alle aspettative ed è più libera di testa. Cremonese e Lecce hanno il calendario migliore. Solo la Cremonese si può staccare soprattutto se sfrutta le prime due in casa”.

Soddimo: “La Cremonese è più serena. Pisa e Cremonese non hanno mai avuto cali e quindi sono quelle destinate a tenere fino in fondo per il loro equilibrio”.

Budel: “Vedo i giovani della Cremonese come Zanimacchia e mi rendo conto che possono fare la differenza anche loro”.

PISA 58 punti

Di Carlo: “Contano le motivazioni: squadre come il Pisa e il Lecce avranno una spinta in più dal grande pubblico. Il Pisa ha il calendario più difficile ma il suo campionato inizia adesso: all’andata gli scontri diretti li ha vinti tutti”.

Bonato: “Per il calendario è più dura per il Pisa e il Monza”.

Soddimo: “Il Pisa ha un pubblico che incide di più. Pisa e Cremonese non hanno mai avuto cali e quindi sono quelle destinate a tenere fino in fondo per il loro equilibrio”.

Budel: “Chi gioca in casa le partite decisive ed è accompagnato dall’entusiasmo è favorito, vedi il Pisa, o il Lecce, ma anche il Brescia. Faranno la differenza giocatori di qualità come quelli di Lecce e Pisa”.

MONZA 57 punti

Bonato: “C’è pesantezza per Monza e Brescia che avevano l’obbligo di vincere come anche il Benevento. Per il calendario è più dura per il Pisa e il Monza”.

Soddimo: “Il Monza ha più pressioni”.

LECCE 56 punti

Di Carlo: “Il Lecce è la seconda squadra con il calendario meno impegnativo. Contano le motivazioni: squadre come il Pisa e il Lecce avranno una spinta in più dal grande pubblico. Cremonese e Lecce, visto il calendario, potranno fare più punti di tutti, con 5 vittorie, quindi a 74­-75 possono arrivare”.

Bonato: “Il Lecce è partito più da outsider, però adesso è in corsa. Cremonese e Lecce hanno il calendario migliore”.

Soddimo: “Benevento, Brescia e Lecce sono quelle più preparate a questa volata. In questa fase sarà una questione più di gruppo che di singoli. Coda per esempio farà altri gol, ma devono essere i suoi compagni a sostenerlo”.

Budel: “Chi gioca in casa le partite decisive ed è accompagnato dall’entusiasmo è favorito, vedi il Pisa, o il Lecce, ma anche il Brescia. Faranno la differenza giocatori di qualità come quelli di Lecce e Pisa”.

BRESCIA 54 punti

Bonato: “C’è pesantezza per Monza e Brescia che avevano l’obbligo di vincere come anche il Benevento. Per il calendario migliore dopo Cremonese e Lecce ci sono Brescia e Benevento che però devono recuperare”.

Soddimo: “Benevento, Brescia e Lecce sono quelle più preparate a questa volata”.

Budel: “Chi gioca in casa le partite decisive ed è accompagnato dall’entusiasmo è favorito, vedi il Pisa, o il Lecce, ma anche il Brescia”.

BENEVENTO 51 punti*

Bonato: “C’è pesantezza per Monza e Brescia che avevano l’obbligo di vincere come anche il Benevento. Per il calendario migliore dopo Cremonese e Lecce ci sono Brescia e Benevento che però devono recuperare”.

Soddimo: “Benevento, Brescia e Lecce sono quelle più preparate a questa volata”.

FROSINONE 51 punti

Bonato: “Il Frosinone deve fare l’en plein”.

Soddimo: “Attenzione al ritorno del Frosinone”.

DISCORSI GENERALI

Di Carlo: “Conta l’esperienza: certe partite hanno bisogno di giocatori che sappiano leggere i momenti e gestire le situazioni fino al 95′. Poi gli scontri diretti e le motivazioni. Da marzo in poi è il momento in cui conta la freschezza. Tutti comunque hanno attaccanti di grande spessore, chi li saprà esaltare andrà in Serie A”.

Bonato: “Incide molto il calendario, attorno al quale ruotano la condizione fisica e l’approccio dopo la sosta. Altra cosa: le prime 6 hanno allenatori che hanno già vinto, quindi tutti sanno come si fa. Si può pensare a un secondo posto a 72­-73 punti. Tutte le candidate hanno reparti avanzati molto importanti, con giocatori che da soli potranno decidere le partite. Sapendo questo, sono fondamentali le difese: chi non prende gol è favorito sapendo che un gol lo trova sempre”.

Soddimo: “Occhio agli scontri diretti: se non hai la testa giusta è un problema. Bisogna fare almeno quattro vittorie, poi direi due pareggi e una sconfitta ci sta. Quindi direi che servono 73 punti, come l’Empoli l’anno scorso. Ma questo dipenderà dalle ultime 4 giornate, quando forse le distanze saranno più marcate: adesso nessuno può permettersi di giocare per un pareggio, così com’è bisogna giocare per vincere e basta. L’esperienza dei vecchi e la freschezza dei giovani. La B è piena di giocatori forti, ma in questa fase sarà una questione più di gruppo che di singoli”.

Budel: “Gli scontri diretti sono fondamentali, chi ne ha meno può essere avvantaggiato, ma attenzione: le squadre che hanno altri obiettivi, per esempio la salvezza, non saranno pure battibili facilmente. Prima di tutto però conta l’esperienza, bisogna essere abituati a giocare questo tipo di partite. E poi la condizione fisica, perché se non hai le gambe l’esperienza conta fino a un certo punto. Infine il pubblico. La prima può arrivare a 75, ma la seconda almeno a 73, perché ci sono tante squadre in corsa. Se hanno corso così fino ad adesso, non possono rallentare. Saranno decisivi i giocatori d’esperienza e quelli di qualità”.

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