Stroppa deve trovare il modo di invertire il trend negli scontri diretti. Da là passa la Serie A
Anno nuovo, vita nuova. Sì, ma il detto va interpretato in negativo per il Monza che nel 2022 non ha vinto nessuno dei quattro big match giocati. Sembra quasi una maledizione arrivata dopo quella inaspettata e incredibile rimonta sul Frosinone di inizio dicembre, con il gol del pareggio segnato all’ ’87 da Ciurria e il rigore della vittoria trasformato da Mazzitelli in pieno recupero. Ora considerando che né Fabio Grosso né nessuno dei suoi uomini abbiano poteri da stregone, è ovvio che qualcosa si è rotto tra i biancorossi.
Nella prima parte di stagione i bagaj avevano vinto 3 delle 5 partite giocate contro le attuali prime otto della classe. Contro la Cremonese era arrivata la prima vittoria stagionale, contro il Brescia il primo successo in trasferta la settimana prima della rimonta sul Frosinone. Il 2022 dopo la quarantena a causa del focolaio Covid era iniziato con il tonfo di Benevento, seguito tre giorni dopo dal pareggio interno con il Perugia maturato grazie al gol di Ciurria sull’ultimo pallone giocabile della partita. Poi altre due sconfitte in casa della Cremonese e sabato scorso con il Pisa. Domenica allo U-Power Stadium arriverà il Lecce, l’unica big che insieme ai toscani ha battuto il Monza nel 2021. Guardando il calendario è chiaro come serva invertire il trend: cinque delle tredici sfide rimanenti, tra cui le ultime quattro, sono potenzialmente scontri diretti verso la Serie A.