Il centrale biancorosso sulla sfida di domenica: “Ritroverò tanti amici. Lapadula è fuori categoria”
“Sarà un pomeriggio particolare”. Così Luca Caldirola ha commentato la sfida del Monza domenica a Benevento: “Ritroverò tanti amici ma per ’90 saremo avversari – ha dichiarato il centrale alla Gazzetta dello Sport – , là ho vissuto due e anni mezzo favolosi con emozioni indescrivibili. Domenica puntiamo a vincere per accorciare sul primo a posto ma se dovessi segnare non esulterei per rispetto di una piazza che mi ha dato tanto”. Il difensore ha tracciato anche il confronto tra Inzaghi con cui in giallorosso è andato in Serie A e Stroppa: “A livello caratteriale sono simili: sono due grandi motivatori. Stroppa bada alla qualità del gioco, Inzaghi alla concretezza”.
Sul momento attuale del Monza: “I dieci risultati utili ci hanno dato certezze. Dobbiamo continuare così perché le avversarie sono tante e forti”. Il rapporto con i compagni di reparto: “Donati lo conosco fin dal vivaio dell’Inter, Marrone dalle nazionali giovanili. Con la linea a tre mi trovo a mio agio”. Ma Lapadula come si marca? “Non esiste un segreto per fermarlo: è fuori categoria”.
Nella lunga intervista ha spiegato anche rivelato che il Monza era nel suo destino: “Essere scelto da Berlusconi e Galliani che hanno fatto la storia del calcio è stato un onore. Ho sempre sognato di vestire questa maglia: da piccolo andavo in Curva Pieri a seguire il Monza di Frosio”. Chiusura con un fioretto in caso di promozione: “Da tempo avevo programmato di fare il cammino di Santiago, poi il Covid ha fermato tutto. Il Monza in A sarebbe l’occasione giusta per farlo”.