SuperMario partirà dalla panchina nella sfida alla capolista Salernitana. Domani la grande occasione di Brocchi. L’articolo firmato Matteo Delbue
L’ultimo treno della carriera di Mario Balotelli partirà domani pomeriggio dalla sfida casalinga tra il suo Monza e la capolista Salernitana. Dopo una ventina di giorni di allenamento a Monzello, Balo è infatti pronto per la sua prima convocazione in biancorosso (andrà in panchina) e magari anche per disputare uno spezzone di gara. La rifinitura di questo pomeriggio darà maggiori indicazioni, ma tutto lascia presagire che per SuperMario sia finalmente giunto il momento di tornare a respirare l’aria di una vera sfida da tre punti. Dopo aver disputato l’ultima partita il 9 marzo scorso con la maglia del Brescia contro il Sassuolo, Balotelli non vede l’ora di ripagare in campo a suon di gol la fiducia di Berlusconi e Galliani. «Mario si è allenato bene, ma chiaramente non possiamo pensare che sia già al cento per cento», ha sottolineato Brocchi che sta risalendo la classifica con un filotto di quattro successi nelle ultime cinque gare e potrebbe giocarsi Balotelli come asso nella manica nell’attesa sfida con la Salernitana. Un match che, nei piani biancorossi, deve dare il via all’assalto alla vetta della classifica distante al momento 5 punti.
Ambientamento
Di questo primo mesetto in Brianza, hanno colpito soprattutto l’umiltà e la disponibilità con cui Balotelli si è calato nella realtà biancorossa. SuperMario, che per ora vive in albergo in attesa di trovare casa nel rispetto dell’obbligo contrattuale di abitare a massimo 30 chilometri da Monzello, ha seguito con molta attenzione le direttive (dieta compresa, seguita con attenzione dai responsabili del club) di Brocchi e del suo staff, stupendo tutti i compagni per le capacità tecniche. Un percorso di ambientamento nello spogliatoio che è stato chiaramente favorito dall’amicizia fin dai tempi del Milan con Boateng: un “fratello” per Balo, che ha legato anche con altri senatori del gruppo come Bellusci, Lepore, Armellino, D’Errico e Paletta, ex compagno di Nazionale. E poi nessun atteggiamento sopra le righe e la scelta di evitare una presentazione in pompa magna: questa volta Balotelli vuole che a parlare per lui sia soltanto il campo.
