Sull’ultimo numero dell’anno appena terminato, Tuttosport ha scritto delle credibili indiscrezioni che riconducono a Raffaele Palladino. Più volte, nei frequenti colloqui avuti con Cairo, Adriano Galliani ha pronunciato parole assai lusinghiere nei confronti del suo allenatore. Scrive Tuttosport.
Che con una buona dose di coraggio scelse di promuovere dalla Primavera nel settembre del 2022 quando decise di esonerare Giovanni Stroppa. Se lo terrebbe stretto, l’amministratore delegato del Monza, ma sa che sarà molto difficile, anche perché l’allenatore piace, e parecchio, anche al Napoli e all’Atalanta qualora Gasperini andasse via.
Ma questo è un altro discorso. Lo scenario attuale dice che Palladino ha diverse qualità per le quali essere un obiettivo appetibile, quanto (e forse più di) Gattuso. Quelle tecniche sono sotto gli occhi di tutti, dalla convincente stagione d’esordio, quando conquistò con largo anticipo la salvezza arrivando anche a fare un inopinato pensierino all’Europa, ai risultati attuali: due punti in meno del Toro con un gruppo interessante e tuttavia inferiore, potenzialmente, ai granata.
C’è un altro aspetto che conta parecchio ed è quello caratteriale. Se il faticoso rapporto con Juric – dal virale litigio con Vagnati nel ritiro austriaco alle numerose conferenze stampa trasformatesi in frecciate anche pesanti nei confronti della proprietà – è stato in qualche modo normalizzato, continuano a lasciare perplesse le incomprensioni tra il croato e diversi giocatori, che hanno finito per condizionare le scelte e di conseguenza il rendimento della squadra.