Non il castello nuovo, la vecchia casa. Zlatan Ibrahimovic ieri non era a Newcastle ma in Svezia: la quiete prima del brainstorming. Intorno a St James’ Park però si è parlato di lui (e di chi altro?). Scrive La Gazzetta dello Sport.
Ibra è la novità, la curiosità del momento, l’incognita. I milanisti si chiedono che cosa farà da domani e “domani” è la parola chiave. Ibrahimovic ieri non è andato a Milanello per il discorso motivazionale – sarà molto più di un mental coach – e non si è fatto trovare a Newcastle. Sarà alla partita? No, non è atteso e il volo privato last minute resta un improbabile colpo di teatro. La sua seconda vita comincerà domani quando è atteso, stavolta sì, a Milanello per il post-partita.
Prima con Galliani
Lo sceneggiatore, come sempre, ha avuto un certo gusto. Ibra è tornato dopo una sconfitta con l’Atalanta – flashback 2019 – e vivrà la prima da uomo RedBird a San Siro contro il Monza di Adriano Galliani, che un giorno del 2010 campeggiò nel suo salotto per convincerlo a tornare al Milan: «Non me ne vado finché non firmi». E Zlatan, metà rassegnato metà inorgoglito, spese l’autografo.