“Fisicamente questa sera è la prima volta che si trovano vicini in campo ma su due panchine diverse. Nell’unico scontro tra il Monza e il Torino con i due amici in carica, nel maggio scorso, Raffaele Palladino era squalificato e venne rilevato da Federico Peluso. Ma Ivan Juric e l’allenatore monzese non hanno bisogno di un confronto ravvicinato per conoscersi e stimarsi. Fanno parte della grande famiglia identificata con il patriarca Gian Piero Gasperini, sono stati insieme nello spogliatoio, da giocatori al Genoa, e poi Ivan alle prime armi come allenatore chiamò Raffaele ancora al Crotone e insieme festeggiarono la promozione in Serie A. Con un altro passaggio insieme poi sulla sponda rossoblù-genovese”.
Nel segno di Gasp, scrive il quotidiano: “Genericamente, i discepoli di Gasperini sono inquadrati nel 3-4-2-1, ma si riconosce loro anche il tentativo di sfuggire all’omologazione, per una propria personalità, ben marcata in Juric e Palladino, e anche per sorprendere il più possibile gli avversari. Il Monza non è eccessivamente aggressivo a tutto campo come il Toro, però fa salire i difensori nell’accompagnare l’azione come fanno Buongiorno e amici”.