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Italia, l’Europeo da blindare tenendo fuori gli incubi

Azzurri stasera in campo contro Malta ma il caos scommesse pesa sulla Nazionale

Gli sguardi sono di vetro, fingono normalità, quando Spalletti e la Nazionale, alle sette di sera, entrano sul prato del San Nicola. Il silenzio è totale, quasi religioso, non sembra di essere dentro uno stadio. Acerbi e Bonaventura, salendo le scale che conducono dallo spogliatoio al prato, guidano il gruppo. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.

Gli azzurri parlano a voce bassa. Il ct si ferma con Gravina e l’avvocato Viglione, capo dell’ufficio legislativo di via Allegri, prima di irrompere in conferenza per provare a cancellare qualsiasi alibi, squarciando l’atmosfera di cose sospese, le preoccupazioni e il clamore sollevato dall’inchiesta entrata nel ritiro di Coverciano 48 ore prima della partita con Malta. Pensate alla coincidenza: negli ultimi anni è diventata l’isola del betting, dei Casinò e del gioco d’azzardo. Tonali e Zaniolo, ricevuto l’avviso di garanzia dalla Procura di Torino, ieri hanno lasciato il Centro Tecnico ancor prima delle 8, quando stava scattando l’orario della colazione.

L’Italia deve andare oltre, come ha avvertito il ct, spaventato dai tempi e dal rischio di restare incastrati nel labirinto mentale, perché qualcosa dentro lo spogliatoio ha dovuto raccontare: basteranno 24 ore per proiettare i suoi giocatori solo sul campo? Forse il popolo pugliese aiuterà Lucio a tirare su la Nazionale, scollinando.

IN GIOCO

Bari, vestita d’azzurro, non intende rinunciare alla festa, come racconta il tassista che tornerà allo stadio dopo tempo immemore per accompagnare il figlio. Sold out, oltre 53mila biglietti staccati in prevendita. Certo il retrogusto è amaro, le preoccupazioni restano. Fila via veloce la cerimonia con la Regione Puglia.

Gabriele Gravina, seduto in prima fila, resta in silenzio. L’argomento Tonali e Zaniolo lo aveva chiuso in mattinata. «Non era una vicenda preventivata e preventivabile. A questa situazione abbiamo risposto con coerenza e rispetto nei confronti delle istituzioni e della maglia azzurra. La ludopatia è una piaga sociale che interessa diversi giovani. Corrode dall’interno, senza guardare in faccia. Noi faremo tutto il possibile». Sul campo, però, gli azzurri non possono sbagliare.

L’Europeo 2024 non è ancora al sicuro, l’Italia resta in gioco dentro al caos mediatico e giudiziario. Battendo Malta, ci porteremmo a meno 3 dall’Inghilterra. Ecco il paradosso, guardando la classifica: la partita del San Nicola conta forse più di Wembley. Poi basterebbe regolare la Macedonia il 17 novembre all’Olimpico e pareggiare all’ultimo turno con l’Ucraina a Leverkusen per garantirsi almeno il secondo posto. Le partite più stupide possono rivelarsi traditrici.

Ne sappiamo qualcosa. Mancini, nella notte di Palermo, perse il Mondiale in Qatar con la Macedonia. Anche Spalletti, un mese fa a Skopje, si è dovuto accontentare di un punto, subendo la rimonta.

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