“Siamo riusciti ad ottenere un periodo di tempo importante per raccogliere le idee, progettare e realizzare. La data è il primo ottobre 2026, abbiamo tre anni di tempo. Già tre stadi sono stati considerati in modo positivo, ne mancano 2 o 3 e dobbiamo impegnarci a non ritenere esaurito il nostro impegno soltanto nell’individuazione delle 5 o 6 realtà che potranno ospitare la fase finale. Dobbiamo andare oltre, considerare l’edizione del 2032 come una grande opportunità per sviluppare, costruire o comunque rivoluzionare l’idea delle infrastrutture nel Paese”. Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, commentando l’assegnazione ufficiale a Italia e Turchia dell’organizzazione di Euro 2032 decisa oggi dalla Uefa.
“Dobbiamo raccogliere gli sforzi per abbattere la burocrazia ma non solo – ha detto a Sky Sport – dobbiamo far sì che ci sia una rivoluzione culturale sul tema, che sforiamo ma non abbiamo mai avuto la capacità di trovare le soluzioni. Uniamo gli sforzi, facciamo in modo che questo evento sia un’opportunità che non possiamo non cogliere attraverso tutte le strategie possibili. Confido nell’appoggio del Governo. Ho sentito parlare del Commissario per gli stadi: ben venga. Non può essere però l’unica soluzione”.