Pareggio casalingo per i biancorossi che non riescono a trovare il gol vittoria contro i salentini protagonisti di un ottimo inizio di campionato
Il Lecce andrebbe corredato da un libretto d’istruzioni, se la sosta fa questo effetto. Un pomeriggio schizofrenico non può però far passare in secondo piano la classifica: quella luccica ed è sempre un buon compromesso dopo il secondo pari in due trasferte. Scrive il Corriere dello Sport.
L’idea di farsi ingolosire c’è tutta, l’1-1 di Monza mantiene l’imbattibilità di D’Aversa e permette di eguagliare il record di punti – otto – raggiunti nelle prime quattro di campionato: un inizio del genere in A apparteneva al lontano 2004 . In tali condizioni, non si può disprezzare il verdetto: mezzora con l’uomo in meno e molta resistenza al seguito, perché il Monza negli scontri diretti è animato dal sacro fuoco. Esattamente un anno fa Palladino esordiva in serie A: percorso netto di un allenatore esemplare.
IMPLACABILE
Ecco un Krstovic al terzo gol consecutivo, il Lecce ha davvero trovato l’oro. C’è il graffio immediato del montenegrino su rigore ma anche l’applicazione certosina del Monza nello spegnere gli ardori del Lecce. Reazione, occasioni a pioggia poi moltiplicate nel secondo tempo. Così D’Aversa si appoggia soprattutto su Almqvist, a tratti con l’argento vivo addosso. Di sicuro venerdì contro il Genoa avrà un Baschirotto in meno, per squalifica.
Dentro l’inferiorità numerica il Lecce ringrazia il Var che pizzica un fuorigioco sul gol di Carboni. Mentre nel calcio qualitativo di Palladino, la fiducia incondizionata rivolta a Colpani è un plusvalore: ha segnato solo lui nel Monza, che nell’occasione conclude venticinque volte. «È stata la miglior partita da quando sono qui», dice Palladino. La scena dell’1-1 in effetti diventa un piacere per gli occhi: cinque tocchi di prima, coinvolto in pieno Colombo che l’anno scorso segnava per il Lecce.
La partenza in salita è dovuta anche all’incerto Sorrentino, sul rigore c’è un concorso di colpa con Caldirola: il portiere che sostituisce l’infortunato Di Gregorio non avrà bei ricordi del suo primo pallone toccato in A.