L’ex portiere della nazionale intervistato dal Corriere dello Sport difende Donnarumma e benedice la scuola italiana dei numeri uno. Ecco un estratto dell’intervista:
“Gigio ha sbagliato. E il primo a saperlo è proprio lui. Perché se prendi gol sul tuo palo, su punizione, hai sempre qualcosa da rimproverarti. Di errore si tratta, condizionato però dalla balistica di un tiro molto preciso e molto veloce. La forza di un grande portiere è di mettere un punto e ripartire”.
“Non esiste un ruolo così carico di responsabilità e così esposto alle critiche quanto quello del portiere. Il pari di Skopje lo dimostra. Stiamo discutendo dell’errore di Donnarumma, ma del fallo gratuito di Zaniolo, che causa la punizione, vogliamo parlare? Poi, certo, è più facile dire che il portiere poteva prenderla”
“Siamo tornati competitivi in questo ruolo, ed è merito della nostra grande scuola. Dietro ai quattro nazionali, Donnarumma, Vicario, Meret e Provedel, ci sono ragazzi come Di Gregorio, Caprile e Falcone. Tutti pronti per grandi club. Ma dico di più. Se prendessimo due big del campionato come Juve e Atalanta, e mettessimo Perin al posto di Szczesny e Carnesecchi al posto di Musso, probabilmente non prenderebbero un gol in più”