Il nuovo ct dell’Italia sta lavorando a Firenze con gli azzurri. Si riparte dal 4-3-3 con il capitano biancorosso pronto a giocare titolare
Video al mattino, prove tattiche sul campo al pomeriggio: è il programma a tappe forzate che Luciano Spalletti ha imposto al gruppo azzurro affinché i giocatori metabolizzino al più presto i suo concetti di verticalità e pressing. Scrive Tuttosport.
Ieri pomeriggio, dopo gli esercizi di possesso palla, il neo commissario tecnico ha provato i primi abbozzi di possibili formazioni, tutte sulla base del 4-3-3 e con evidenti possibilità di incroci tra una e l’altra. Quella che sembra in prospettiva la più pronta, verso la gara contro la Macedonia del Nord, è quella schierata con la pettorina gialla: Di Lorenzo, Mancini, Bastoni (alternato a Scalvini) e Biraghi; a centrocampo Barella, Cristante, Pessina; nel tridente Politano, Raspadori (alternato a Immobile) e Zaccagni.
L’altra squadra, per la cronaca, era composta da Darmian, Casale, Romagnoli, Spinazzola (alternato a Dimarco); in mezzo Tonali, Locatelli e Frattesi (alternato a Pellegrini). In attacco, invece, Zaniolo, Retegui e Gnonto, quest’ultimo alternato a Chiesa. Ma il vero test è in genere quello di oggi e terrà conto anche della freschezza atletica di ognuno degli azzurri: ieri, per esempio, Locatelli, Bastoni, Darmian e Biraghi non hanno preso parte alla partita a ranghi misti, decisamente meno attendibile visto che, per esempio, Gnonto ha giocato terzino al posto di Darmian per completare l’organico.