A Monza il centrocampista si è consacrato e a Torino lo aspettano a braccia aperte per la prossima stagione
Che Massimiliano Allegri non volesse separarsi da Nicolò Rovella la scorsa estate è un dato di fatto certificato dalla data dell’accordo con il Monza per il prestito: 31 agosto, proprio al fotofinish. Scrive Tuttosport.
La Juventus doveva prima assicurarsi l’innesto voluto da tecnico e dirigenza per rinforzare il centrocampo: Leandro Paredes dal Psg. Con il senno del poi, non è stato un grande affare ed è difficile pensare che, tornando indietro, i bianconeri rifarebbero le stesse cose. Ma di sicuro la stagione in prestito al Monza è servita a Rovella per diventare protagonista in Serie A e sempre più a suo agio nel ruolo di direttore d’orchestra.
Quella in corso può considerarsi l’annata della autentica consacrazione per l’ex genoano. Continuità di minutaggio e di rendimento, soprattutto con l’arrivo in panchina di Raffaele Palladino. E ha pure trovato la prima rete in Serie A: certo, dovrà migliorare ancora e ha ampi margini di crescita, come Allegri ben sa, ma Rovella in questa stagione ha già dimostrato di essere un elemento affidabile, nonostante abbia solo 21 anni: 874 passaggi completati sui 968 totali, con una precisione del 90 per cento, quasi il 70 per cento dei contrasti vinti, a testimonianza di come sia un calciatore che dà garanzie in termini di quantità e di qualità.
La Juventus di fatto ha il dopo Paredes già in casa, ben rodato dopo anni di A, mentre l’argentino finora è rimasto un oggetto misterioso.