L’allievo ospita il maestro nell’amichevole che chiude il 2022 per Monza e Torino. Oggi in campo

Una gara casalinga con il Torino solo pochi mesi fa è stata la prima storica partita del Monza in Serie A. Da allora in casa biancorossa è cambiato tantissimo, innanzitutto l’uomo seduto in panchina. Palladino, subentrato a Stroppa dopo la sesta giornata, è stata una scelta coraggiosa, come l’ha definita Galliani. Scrive Tuttosport.

Una scelta che ha pagato, considerato che da quel momento in casa il Monza ha perso solamente con il Bologna e oggi i brianzoli attendono la ripresa del campionato (4 gennaio a Firenze e sabato 7 con l’Inter) da una serena posizione al di sopra della zona salvezza aspirando alla comoda metà classifica. La stessa in cui il Torino ha veleggiato per tutto il torneo, mettendo da parte gli affanni dell’ultimo paio d’anni. Sui risultati di entrambe le squadre pesano molto le idee e le convinzioni dei propri tecnici.

I due, Palladino e Juric, si conoscono dai tempi della comune militanza al Genoa e poi anche dall’avventura a Crotone, in cui il secondo ha allenato il primo. Palladino aveva anche consultato il maestro, collega e oggi avversario prima di accettare l’incarico, ricevendone la benedizione. Oltre che amici nella vita, entrambi sono figli tecnici di Gasperini e basta guardare le loro squadre giocare per capirlo. Anzi, tutto parte dagli allenamenti. L’intensità è altissima, gli addestramenti vanno a velocità pazzesche, il tutto poi si riversa in partita: aggressività, pressione alta uomo su uomo, palleggio sempre finalizzato all’attacco, gioco verticale.

Sono tanti gli spunti che s’intrecciano in questa amichevole tra Monza e Torino, per tutte e due l’ultima prima della riapertura del campionato nel 2023, ma i protagonisti, considerato anche l’assenza di punti in palio, saranno loro, i due tecnici.