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Follia al supermercato. Pablo Marì: “Un uomo è morto davanti a me”

L’approfondimento de La Gazzetta dello Sport

L’incredulità, la paura. Poi il sangue, le urla. Il raptus di follia, ieri sera, di un uomo con problemi psichici. Nel centro commerciale Milano fiori di Assago, periferia sud di Milano, erano da poco passate le 18.30, quando un 46enne, cittadino italiano, ha preso un coltello dagli scaffali del Carrefour e ha iniziato a colpire, a casaccio, chi ha trovato davanti a sé nei corridoi. Poi è stato fermato da Massimo Tarantino, ex calciatore dell’Inter e oggi dirigente sportivo, che si trovava insieme ad altre migliaia di persone nelle corsie del centro
commerciale: «Urlava, urlava e basta. Io eroe? Non ho fatto niente». Tra i feriti, anche Pablo Marì, il 29enne difensore spagnolo del Monza, che era lì con la moglie, Veronica Chacon. Il figlio, di 5 anni, seduto nel carrello della spesa. Marì pare sia stato affrontato per primo, tra i malcapitati a spasso nel negozio. Il calciatore sarebbe stato colpito da un pugno al volto (e suturato al mento), quindi da un fendente alla schiena, che è passato vicino al polmone. Marì è stato trasportato in elicottero all’ospedale Niguarda di Milano. Ricoverato in codice rosso ma sempre cosciente, le sue condizioni non hanno destato preoccupazioni, non è mai stato in pericolo di vita. Sei le persone coinvolte, in tutto, dal raptus di follia, fino all’arrivo dei carabinieri. Una vera tragedia, costata la vita ad un uomo di 47 anni, boliviano, Luis Fernando Ruggieri, cassiere del Carrefour, ferito alla gola e colpito da arresto cardiocircolatorio. È stato trasportato all’Humanitas di Rozzano, dove è morto poco dopo.

Gli altri feriti – ricoverati nei vari ospedali della zona – sono un uomo di 40 anni, colpito al torace e in codice rosso,un80enne,unadonnadi 72 anni, colpita alla mano. Per un’altra donna, di 81 anni, non è stato necessario il ricovero. Il quadro Come sta il difensore del Monza? A rassicurare tutti, in diretta al Tg2, è stato l’amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani. «Marì ha subìto una ferita abbastanza profonda sulla schiena, penetrante ma che non ha toccato organi vitali, polmoni o altro, il ragazzo non è in pericolo di vita. Certamente ha
problemi, ma mi dicono che dovrebbe riprendersi abbastanza rapidamente. Ha dei muscoli lesionati. Le lesioni ci sono, ma non gravissime. Lui è cosciente» ha spiegato Galliani, che ha ricevuto anche la telefonata del proprietario del club, Silvio Berlusconi, preoccupato per le condizioni del ragazzo. «Caro Pablo, siamo tutti qui vicino a te e alla tua famiglia, ti vogliamo bene, continua a lottare come sai fare, sei un guerriere e guarirai presto», il tweet con cui, in serata, Galliani ha rinnovato il sostegno del Monza a Marì. Tutta la squadra avrebbe voluto raggiungerlo in ospedale, ma non è stato possibile. All’uscita del Niguarda, Galliani e l’allenatore del Monza, Raffaele Palladino, hanno riferito la ricostruzione fatta dal calciatore. «Ho avuto suerte (fortuna, ndr), perché ho visto una persona morire davanti a me. Avevo il carrello, con dentro il bambino. Ho sentito un dolore atroce alla schiena. Dopodiché ho visto quest’uomo accoltellare una persona alla gola, davanti a me. Sto bene, lunedì sarò in campo…», ha concluso, con rassicurante ironia, il difensore dei brianzoli. In realtà, oggi i medici dovranno suturare la lesione muscolare, solo dopo stabiliranno i tempi di recupero. «Sgomento per l’accaduto» si è detto il presidente della Lega Calcio di A, Lorenzo Casini. E i testimoni? «Abbiamo sentito le urla, visto il sangue, capito che stava succedendo qualcosa di brutto», hanno riferito alcuni dei presenti, ancora sotto shock.In serata, l’aggressore è stato portato nella caserma di via Moscova. È accusato di omicidio e tentato omicidio plurimo. A contestare i reati è il pm di Milano Paolo Storari, che ha cominciato a interrogarlo: secondo gli inquirenti, l’autore del folle gesto ha gravi problemi psichici. Incensurato, disoccupato, l’uomo era in cura da un anno per una grave crisi depressiva. L’aggressione di Milano fiori, in una tranquilla serata di shopping, lascia sgomenta la città di Milano. «È una serata amara» ha scritto in un messaggio il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

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