L’ex centrocampista che ha indossato le maglie biancorossa e rossonera ha parlato della sfida di domani sera a San Siro
Ruben Buriani è tra i pochissimi che può vantarsi. Domani vedrà in tv, da Ferrara, il primo Milan-Monza in Serie A. Per lui non un inedito assoluto. Era in campo nel gennaio dell’81, con lo stadio Sada pieno. E poi a giugno a San Siro, per il ritorno: era già Milan-Monza, ma in B. Due gare vissute da ex biancorosso. Scrive La Gazzetta dello Sport.
Buriani, ricordi di quella doppia sfida?
«Della gara d’andata chiarissimi. Il loro stadio, che non è più quello di oggi, gremito. Vincemmo noi del Milan per 2 a 1. Era una squadra che ancora risentiva della retrocessione per lo scandalo scommesse, all’inizio non avevamo chiara la fatica che avremmo dovuto fare per risalire. Ma se in campo non corri, puoi chiamarti come ti pare, ma non vai da nessuna parte. Eravamo mentalmente spaesati, poi ci siamo ripresi e abbiamo vinto il campionato per distacco. Il Monza era la mia vecchia squadra, c’era già familiarità tra i club: certi affari di mercato, come il mio e con me di Ugo Tosetto, avevano aiutato».
E gli obiettivi del Monza?
«Può puntare a una salvezza tranquilla, i giocatori che son stati inseriti in estate stanno finalmente trovando condizione e convinzione. E poi ha la forza del club: Berlusconi e Galliani sanno fare calcio, sono dirigenti espertissimi. Il loro lavoro ha portato a un traguardo storico per tutta la Brianza. Il mio Monza aveva sfiorato la A nel’77: ci condannò la sconfitta all’ultima giornata a Modena».