Periodo difficile per il Monza, periodo altrettanto complicato anche per i bianconeri. Allegri si gioca tanto
Pronosticarlo era impossibile, ma Monza-Juve è già un crocevia fondamentale per i bianconeri. Quanto successo in Champions è storia, zero punti dopo gli incroci con Psg e Benfica delineano un percorso europeo che avrebbe bisogno di un’autentica impresa per evitare una clamorosa eliminazione ai gironi. Scrive il Corriere dello Sport.
In campionato però è ancora tutto aperto, anche se la Juve deve cambiare marcia avendo fin qui collezionato due sole vittorie e quattro pareggi a fronte di un calendario tutt ’ altro che impossibile, pur considerando il pasticcio (per usare un eufemismo) tecnologico-arbitrale di domenica scorsa con la Salernitana. E contro il Monza non sono ammessi passi falsi, Max Allegri lo sa più di chiunque altro pur dovendo fare i conti con una rosa sempre ridotta ai minimi termini.
Perché sono tornati anche se non al meglio i vari Angel Di Maria e Wojciech Szczesny, ma c ’ è sostanzialmente una squadra intera su cui non poter contare tra infortunati e squalificati. Insieme allo stesso Allegri, infatti, dovranno stare fermi un turno pure Juan Cuadrado e Arek Milik. Mentre dall’infermeria non esce nessuno, ridotte al lumicino le speranze di recuperare Alex Sandro, Manuel Locatelli e Adrien Rabiot, senza dimenticare i lungodegenti Paul Pogba, Federico Chiesa, Marley Aké e Kaio Jorge.
In campo
C ’ è poco da inventarsi in questo momento, molto ruota attorno alle condizioni di Di Maria che contro il Benfica è apparso decisamente in ritardo, pure pizzicato dalle telecamere mentre manifestava il suo dissenso con Milik riguardo la scelta di sostituirlo da parte di Allegri: in ogni caso la Juve ha bisogno dell’argentino, anche se resta in vantaggio Moise Kean per affiancare Dusan Vlahovic. Per il resto scelte obbligate o quasi (Nicolò Fagioli scalpita), a meno che Allegri non decida di far rifiatare uno tra Leonardo Bonucci e Gleison Bremer con Federico Gatti e Daniele Rugani pronti all’uso.
Non è questa però la partita per sperimentare, così in porta ci sarà Perin (o Szczesny), in difesa Bremer, Bonucci e Danilo, a centrocampo De Sciglio, McKennie, Paredes, Miretti (o Fagioli) e Kostic, davanti Kean (o Di Maria) e Vlahovic: 3-5-2 per cominciare, stessi interpreti per rifugiarsi nel 4-3-3 soprattutto con El Fideo in campo.