L’amministratore delegato biancorosso racconta il mercato dei bagaj carico per l’inizio della stagione
Sabato il Monza debutterà in Serie A per la prima volta dopo centodieci anni di storia. Adriano Galliani è il visionario che ha sempre creduto nell’impresa e grazie alle risorse dell’amico imprenditore Silvio Berlusconi l’ha portata a termine. Sulle pagine de Il Giornale spiega da dove nasce l’idea di formare sul mercato un ItalMonza: “È una filosofia che discende direttamente dal presidente Berlusconi e fu inseguita anche ai tempi del primo Milan, con la trattativa per Vialli come esempio. Abbiamo poi anche studiato con attenzione il calendario a causa del Mondiale in Qatar. Noi avremo, al netto dei raduni azzurri, 2,5 mesi in cui giocheremo 15 partite di campionato, i club impegnati in coppa ne giocheranno 21 addirittura nello stesso periodo. La scelta è stata questa: pochissimi stranieri, e tra questi coloro i quali hanno già giocato nel campionato italiano conoscendone le caratteristiche, mi riferisco a Marion col Sassuolo e a Mari con l’Udinese, e poi tutti giocatori italiani”.
Le trattative biancorosse hanno anche un tratto distintivo romantico: “Uno dei primi ad arrivare è stato Pessina, nato calcisticamente
nel Monza e diventato il nuovo capitano. Adesso è sui giornali il titolo su Petagna che presi a 14 anni dalla Triestina per il settore giovanile del Milan”. L’obiettivo rimane fermo sul decimo posto: “Da capo azienda bisogna alzare l’asticella, sempre. Al Monza anche nel recente passato non abbiamo mai dato premi ad personam ma collettivi e a risultato raggiunto. Così tutti i contratti di nuovi acquisti sono o prestito secco oppure prestito legato alla permanenza in A”. Sabato arriva il Torino. Atteso tra il pubblico anche Silvio Berlusconi e sarà riaperta la tribuna est che all’atto dell’acquisto di Fininvest del club, il 28 settembre 2018, risultava chiusa dal 2001.