L’ex portiere anche del Monza ha parlato della squadra di Stroppa che ha conquistato un posto in Serie A
Giuliano Terraneo ha difeso i pali di Monza, Torino, Milan, Lazio e Lecce. Una volta tolti i guantoni, si è seduto alla scrivania di grandi club italiani: d.s. alla Lazio, all’Inter per esempio. Ha operato anche all’estero come collaboratore di Arsène Wenger, al Barcellona e con i turchi del Fenerbahce.
Come ha visto questo inizio di mercato?
«È ancora in fase preparatoria. La fase del “vorrei”. Poi ci sarà quella del “purtroppo non posso” e poi scatterà quella del “vediamo cosa possiamo fare”… Non saranno molte le squadre che possono andare dritte su obiettivi sicuri. Non c’è da noi la lucidità dei tedeschi che puntano dritti su quei due o tre pezzi del puzzle che mancano».
E nel suo reparto, quello dei portieri?
«Beh, Maignan sicuramente quello che mi ha impressionato di più, ma dal Milan ovvio non si muove… Sepe anche col suo modo di fare ha dato una grossa mano alla Salernitana. Tra i giovani mi è piaciuto Carnesecchi della Cremonese, vedremo se resterà in Lombardia».
E il “suo” Monza?
«È un club frizzante e brioso. E poi conoscendo le ambizioni di Galliani e Berlusconi, tutto può accadere. Se decideranno di tenere l’asticella alta ne vedremo delle belle…».