L’ex tecnico del Monza ha parlato della stagione della squadra, in lotta per salvarsi in un campionato complicato
Cristian Brocchi ha parlato della stagione del Vicenza, in lotta per non retrocedere, a Il Giornale di Vicenza.
SULLA CHIAMATA DEL VICENZA: “A me viene ancora la pelle d’oca se ripenso a quando sono stato chiamato, e non lo dico per prendere qualche applauso, ci ero venuto da giocatore e da allenatore e questa piazza mi aveva sempre colpito. E c’è una cosa che ho apprezzato tanto: io sono arrivato per sostituire quello che a Vicenza è un mostro sacro, Di Carlo, eppure ho avuto subito tanto rispetto, si capiva che l’unica cosa che contava era far uscire il Vicenza da quella situazione e questo per me non ha prezzo. La mia esultanza, quando anch’io ogni tanto mi lascio andare, è semplicemente un gesto di riconoscenza per quanto ho ricevuto“.
SULL’APPELLO AI TIFOSI: “Due cose: un grazie, parola che raccoglie tutto nella sua semplicità perché senza di loro non saremmo arrivati sin qui oggi. E poi di sostenerci fino alla fine perché il Menti quando spinge aiuta noi e fa paura agli avversari: la meta è una sola!”.