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Brescia, Corini c’è. Ma Inzaghi farà ricorso e potrebbe essere reintegrato

Cellino ha portato avanti il cambio in panchina nonostante la clausola di Inzaghi: l’ormai ex tecnico potrebbe anche essere reintegrato

Alle 18 di oggi sapremo cosa ha convinto Eugenio Corini ad accettare per la terza volta, negli ultimi tre anni e mezzo, di sedere sulla panchina del Brescia. Ci sarà la presentazione ufficiale, ma già ieri è andato in scena il primo allenamento nel quale il tecnico bresciano ha provato il modulo 4-3-2-1 con Behrami playmaker. Scrive Tuttosport.

Finisce l’esperienza di Filippo Inzaghi, che era già stato virtualmente esonerato ai primi di febbraio quando però la clausola contrattuale dei primi otto posti e la rivolta della piazza sull’arrivo di Diego Lopez fecero cambiare idea a Massimo Cellino. Stavolta ha deciso di metterci la faccia il direttore sportivo Francesco Marroccu, che ha fatto capire al presidente del Brescia come Corini fosse l’unico nome spendibile. Si vede quindi un qualcosa che sembrava impossibile dato che Cellino aveva già esonerato due volte Corini e non aveva certo avuto parole dolci per lui nonostante l’avesse portato in Serie A (proprio in coppia con Marroccu) nel maggio del 2019. Corini ha firmato un nuovo contratto (senza opzioni o rinnovi automatici) che scadrà nel 2023, la stessa data in cui scadrà anche quello di Inzaghi.

L’ex centravanti di Milan, Juventus e Nazionale non sembra però intenzionato di rimanere a guardare e adirà alle vie legali per far valere la clausola contrattuale del perimetro playoff entro il quale non potrebbe essere esonerato. Sostenuto dal suo storico agente Tullio Tinti, e dal suo studio legale, Inzaghi si presenterà di fronte al Collegio Arbitrale che avrà tre strade: dare ragione al Brescia invalidando la clausola, predisporre un risarcimento o addirittura un clamoroso reintegro. Beninteso: con i tempi non certo celeri della Giustizia (sportiva e non) che ci sono in Italia. Corini fino a ieri mattina era dubbioso proprio su quest’ultimo rischio, ma alla fine si è fatto convincere dal Brescia e ha risolto il contratto che lo legava al Lecce ancora per tutta la prossima stagione. Un bel risparmio anche per la società salentina, che avrebbe dovuto mettere a bilancio un lordo di un milione di euro.

Tutti felici e contenti quindi, tranne ovviamente Pippo Inzaghi che paga il pareggio di domenica scorsa a Lignano con il Pordenone, i soli 3 punti nelle ultime 4 partite, ma più in generale il malcontento di Cellino verso un gioco che il presidente biancoazzurro ha sempre definito troppo speculativo. Inzaghi aveva però svelato che l’obiettivo era ottenere la Serie A entro due anni quindi il quinto posto attuale a -4 dal secondo era tutto sommato in linea con le aspettative.

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