L’attaccante dopo il match del Tombolato: “Uno spettacolo vedere esultare Galliani per un tuo gol. L’esultanza sotto la Curva me la porterò sempre dentro”
“Cerco la pressione sullo stop giocandomi il tutto per tutto. sono andato deciso fino all’esultanza”. Con quella grande semplicità che lo contraddistingue anche nel modo di giocare Patrick Ciurria racconta il gol che può cambiare la stagione del Monza. “Entriamo io e Mancuso – è l’aneddoto che regala a QS – l’obiettivo è non prendere gol ma sappiamo che un’occasione sicuramente capita. Poi l’estasi: dal controllo di Donnarumma, che non era messo benissimo, all’esultanza sotto lo spicchio occupato dai nostri tifosi con tutta la squadra che mi segue. Un’immagine che mi porterò sempre dentro. Uno dei momenti più belli della mia carriera”
“Alla mia famiglia che è sempre stata con me e mio cugino Antonio che non c’è più. Porto l’84 come numero di maglia perché è il suo anno di nascita”. Questa la dedica dopo il Tombolato. Ciurria sorride ripensando anche a Galliani che nell’esultare ha accusato un malore: “Quando è venuto nello spogliatoio mi sono sentito un po’ in colpa. Lui e Berlusconi sono la storia del calcio. Vederlo esultare così per un mio gol e ricevere i suoi complimenti è uno spettacolo”. Chiusura di sipario sul gruppo: “Da Paletta che guardavo in televisione ed è un grande leader a Vignato che per l’età che ha ci lascia a bocca aperta. Siamo affamati, siamo uniti. Avanti così”.