L’attaccante ex Empoli è la grande delusione degli ultimi mesi del Monza. In casa del Cittadella sa già come si segna

“Marlena, torna a casa che il freddo qua si fa sentire” cantavano i Maneskin. “Mancuso, torna a casa che la tua assenza (in zona gol) qua si fa sentire” potrebbe parafrasare Giovanni Stroppa. Dopo gli ultimi risultati deludenti, in Brianza sul banco degli imputati è finito l’attaccante ex Empoli. Arrivato a gennaio in Brianza per vestire i panni di quel bomber che i bagaj cercavano da inizio stagione visto l’infortunio di Favilli, per ora l’operazione ricorda quella fallimentare dello scorso anno quando il grande nome era Balotelli.

“Va gestito come gli altri: gioca chi è più pronto”. Che Stroppa abbia già scaricato il centravanti è difficile, le dichiarazioni alla vigilia del match con il Cittadella sembrano più da inserire nella cartella “togliere la pressione”. Chissà se il ritorno al Tombolato gli potrà far bene. Sicuramente, di ricordi là ne ha di importanti sia con la maglia dei veneti (le prime 14 presenze in B) che da avversario (due gol e due assist nelle ultime due stagioni). Il Monza spera che risentire quell’aria di “casa”, da dove è iniziata la scalata nel calcio dei grandi possa sbloccarlo nell’inseguimento della seconda promozione consecutiva.