Il commento della rosea alla prestazione della formazione di Stroppa fermata sul pareggio dal Perugia
Il gol di Patrick Ciurria, quello del 2-2 finale, non è un’illusione ottica. Il Monza riprende il Perugia e stringe un punto tra le mani grazie a una rete “sporca”. Non da Monza, certo, la cui altissima qualità però non partorisce la rete decisiva. Ma la versione meno nobile, quella del “palla lunga e speriamo in bene”, si scopre incisiva comunque. Scrive La Gazzetta dello Sport.
Ed è anche su questo tasto che Giovanni Stroppa forse proverà a lavorare di più. Perché ieri pomeriggio il Perugia, meravigliosa nell’atteggiamento e nell’applicazione delle idee di Massimiliano Alvini, ha scoperchiato nuovamente il pentolone degli ossimori in cui il Monza si è infilato da un po’. Gli umbri hanno fatto scrivere la partita al Monza per un po’, ma gliel’hanno fatta scrivere con un pastello bianco su fondo bianco.
Tanto che per quasi tutto il primo tempo non è rimasta traccia della ipotetica superiorità monzese. In potenza molti pensieri positivi, buona ricerca di Gaston Ramirez e Salvatore Molina (i due nuovi acquisti al primo appuntamento da titolare con la maglia biancorossa), ma nessuna occasione prodotta.