Quattro partite non si giocano nella ventesima giornata del massimo campionato italiano. Sconfitta a tavolino e successivi ricorsi. La situazione preoccupa anche in cadetteria
C’è dell’assurdo nella ventesima giornata in Serie A. Le partite del 6 e del 9 gennaio non sono state posticipate e, come era prevedibile, si è creato uno scenario difficile da gestire. Salernitana, Bologna, Udinese e Torino sono costrette alla quarantena dalle autorità sanitarie locali. C’è confusione. Venezia, Inter, Fiorentina e Atalanta che le avrebbero rispettivamente affrontate vinceranno a tavolino e poi ci sarà il ricorso per chiedere di rigiocare. Il protocollo ormai è noto ed è stato ricordato a tutti dai nerazzurri. Gli uomini di Inzaghi si sono dovuti presentare al Dall’Ara, gli arbitri si sono affacciati in campo per constatare la non presenza del Bologna e fischiare il calcio d’inizio prima di tornare tutti nel tunnel degli spogliatoi. L’Inter dovrà attendere 45 minuti, tempo limite in cui i rossoblù da regolamento possono presentarsi. Poi sarà decretata la sconfitta a tavolino dei padroni di casa e un giocatore degli ospiti dovrà incredibilmente farà il test antidoping per una partita che non si è giocata. Il calendario ora è ingolfato e gli incontri non si potranno recuperare prima di febbraio.
La situazione preoccupante ricorda quella della Serie B con focolai importanti nella Reggina e nella Ternana. Ci sono ancora dieci giorni prima delle prossime partite in cui i giocatori potranno negativizzarsi. Ma se ciò non accadesse? Balata a dicembre aveva chiesto una cabina di regia in comune con la A. E’ quindi probabile che la Lega di B torni, come il massimo campionato, al prerequisito dei 13 giocatori di cui 1 portiere per non rinviare la partita. Rimarrebbe comunque l’obbligo di quarantena da parte delle autorità sanitarie locali che impedirebbe alle squadre di giocare. Lo scenario è preoccupante e se i contagi non torneranno in breve tempo a quelli degli scorsi mesi si rischia di assistere a un campionato fortemente caratterizzato dal Covid tra rinvii, un calendario intasato e squadre con assenze importanti.