Battaglia vera al “Menti”. Ma alla squadra di Stroppa non riesce il blitz. Il Vicenza va sotto di un gol ma rimonta a venti dalla fine
Monza raggiunto, la prima vittoria in trasferta si fa attendere ancora. Lo scherzetto alla sua vecchia squadra lo fa Cristian Brocchi, il tecnico che l’anno scorso non era riuscito a centrare la promozione in Brianza. E che, al tempo stesso, salva momentaneamente la propria panchina con il Vicenza. Al gol di Mazzitelli replica Ierardi, così vengono fuori tutti i limiti caratteriali per la squadra di Stroppa che incassa il pari a venti minuti dalla fine e non si riprende. Rimanendo nella mediocrità di metà classifica, dopo questo 1-1. Scrive il Corriere dello Sport.
GOL E INFORTUNIO
Se per l’occasione Stroppa torna all’antico, rispolverando il 3-5-2, c’è un Vicenza che si dispone a specchio. E Davide Diaw, l’ex di turno prestatosi in gennaio alla causa monzese – segnando però un solo gol in quattro mesi, e quest’anno deve ancora sbloccarsi – è il primo a rendersi pericoloso. Diagonale appena fuori misura dopo cinque minuti. Il dovuto segnale che dà il Vicenza alla partita, in un clima non troppo accomodante (la tifoseria invita a gran voce i giocatori a tirare fuori gli attributi, coro ripetuto anche al fischio finale), c’è anche il palo scheggiato da Ierardi con una girata su angolo. E’ un altro difensore – Bruscgain – a rendersi sciaguratamente parte in causa per il gol del Monza: sciagurato colpo di testa all’indietro, su angolo (dopo il riflesso di Grandi quando Carlos Augusto va al tiro) che diventa un comodo assist per Mazzitelli che non perdona il Vicenza e manda avanto gli ospiti. L’1-0, da due passi, è un involontario regalo a Stroppa che se la gioca con un attacco sperimentale. Perdendo, però, lo stesso Mazzitelli per infortunio nell’intervallo.
SEMPRE DI TESTA
Il secondo tempo comincia quindi con Brescianini (sostituito a sua volta, in chiusura) nel centrocampo del Monza. E il Vicenza, che dapprima sembra aver accusato il colpo del gol, risponde usando allo stesso modo la testa: sempre con Ierardi, in questo caso sull’angolo di Ranocchia, e Caldirola viene sovrastato dallo stacco del centrale. Per Brocchi è un punto d’oro perché anche se non migliora di molto una classifica da brividi, certamente aiuta a far crescere l’autostima. Se te la giochi contro una squadra forte come il Monza, allora vuol dire che anche risalire non è prorpio una chimera. E la gara contro il Parma può essere affrontata con maggiore fiducia.