Maresca non passa neanche dopo il rosso a Marrone al 16’ della ripresa. Restano due squadre malate
Due squadre malate, che avevano fatto 9 punti in 7 giornate pur disponendo delle rose più attrezzate per la A, ieri cercavano una svolta, una a spese dell’altra. Dall’accesa contesa è però uscito un misero punticino a testa che non risolve i problemi. Anche se non sono mancate le note positive. Scrive il Corriere dello Sport.
La partita si apre in pratica con il grave infortunio occorso a Scozzarella che in un contrasto di gioco già al 13’ è costretto a uscire per un distorsione al ginocchio sinistro. Scozzarella ha lasciato il campo in barella e in lacrime, tra gli applausi dei tifosi del Parma che per 4 anni lo hanno apprezzato in C, in B e in A. Il Parma mostra più voglia di vincere mentre i brianzoli, sotto lo sguardo di Galliani in tribuna, sembrano volersi un po’ adattare al nuovo vestito tattico di Stroppa: basta con il 3-5-2 e avanti con un 5-3-3 come quello del Parma, non fosse che l’esterno destro è il centrocampista Colpani.
Tra i crociati ancora fuori Danilo e Inglese, rientrano Osorio e Man. Proprio quest’ultimo nel primo tempo, dopo alcune mezze occasioni di Mihaila, ha la più ghiotta chance per segnare quando Donati liscia a due passi dalla porta un traversone di Juric: il romeno si avvede tardi della palla che passa e gli colpisce uno stinco finendo però fuori dallo specchio. La sfida è dura e Maresca (l’arbitro) fatica a domare l’irruenza dei contendenti. Nella ripresa al 15’ il Monza resta in 10 per uno sciagurato mani a trequarti campo di Marrone già ammonito. Stroppa serra le file, Mihaila di testa centra una traversa, poi si vede deviare in tuffo da Di Gregorio l’ultima rasoiata. I cambi aiutano più il Monza a condurre in porto il pari che non il Parma a superare la Maginot avversaria.
E così i lombardi escono sorridenti dal campo mentre la Nord contesta i crociati, piuttosto attardati, al pari del Monza, in classifica.