I biancorossi chiudono in 10 per l’infortunio di Barillà e con Donati non in perfette condizioni
Il primo punticino, dopo il ritorno in B, val bene una lunga attesa: tre partite e la bellezza di 96 minuti. Nel contesto di Monza, dove una grande favorita per la promozione stecca ancora – 3 pari in 4 giornate – l’ultimo sorriso è della Ternana. Capace di difendere… lo svantaggio, quello minimo perlomeno. Scrive il Corriere dello Sport.
E colpire in fondo al recupero, nell’ultimo pallone buono: quando Donnarumma mette Capone nelle condizioni di calciare, il Monza è in dieci da oltre un quarto d’ora perché Barillà non fa in tempo a toccare palla e deve uscire. Lucarelli può sfregarsi le mani.
CAMBIO TATTICO
Svantaggio in principio di partita, risposta sul finire. Non è che Monza-Ternana esaurisca i propri contenuti nelle due estremità, perché dopo il gol di Mota Carvalho – un capolavoro dai trenta metri – ne arriva uno giustamente annullato agli umbri (con Pettinari, per il fuorigioco di Defendi) e Iannarilli chiude la porta più volte.
Gytkjaer sbaglia il facilissimo raddoppio a porta vuota, Lucarelli si tiene le cartucce finali per l’assalto: il Monza in dieci – e pure Donati non sta benissimo – gli dà una mano. Mazzocchi manda fuori, di testa, il possibile 1-1 ma c’è ancora spazio per le speranze della Ternana, che Lucarelli cambia nell’impostazione tattica: da 3-4-2-1 a 4-3-3. Il modo giusto, con molta pazienza, per svoltare nel 2º tempo.