Sconfitta meno amara rispetto ai playoff ma che vale sempre un’eliminazione dalla Coppa Italia
Tre gol, altrettanti annullati, un palo e un maxi-recupero sia nel primo che nel secondo tempo. Solo applausi per questo Cittadella-Monza dai ritmi forsennati. Non vale come rivincita per i brianzoli, dopo l’ultima semifinale dei play off andata male, e Stroppa inizia con un passo falso. Il punto del Corriere dello Sport.
Ma anche stavolta il mercato allestito da Galliani è di tutto rispetto, quindi il campionato potrebbe raccontare ben altre verità.
Sliding doors
E’ la squadra veneta, allo stesso modo passata di mano – c’è l’esordiente Gorini – a prendersi la qualificazione quando l’attaccante di scorta fa il proprio dovere. Tounkara subentra all’infortunato Okwonkwo che a sua volta ha graffiato la partita dopo 8’. Sliding-doors che sorride al Cittadella, in definitiva. E il Monza (che peraltro segna quando gli avversari sono in dieci) risponde solo in parte: un guizzo di Carlos Augusto – ma c’è la grande complicità di Kastrati – che poi è anche sulla scena del gol annullato a Gytkjaer.
Quello è un episodio che richiede un lungo silent-check, con l’espertissimo Orsato in cabina di regia. Fuorigioco, proprio come capita a Ciurria poco più tardi. Gli oltre cento minuti di partita non hanno l’epilogo dei tempi supplementari, nonostante il lungo equilibrio. E la punizione di Colpani finisce dritta sulla traversa, a venti minuti dalla fine.