Si avvicina la scadenza del 25 giugno per il club guidato ancora da Lotito. Il messaggio chiaro da parte del presidente della FIGC
«Evitare furbate o scorciatoie». Gabriele Gravina chiede scusa all’atmosfera azzurra e si tuffa per un momento nel caso Salernitana-Lotito, un incrocio «su cui non ho avuto alcuna interlocuzione e questo genera in me una preoccupazione. Ci sono regole chiare che non ammettono alcuna interpretazione fantasiosa». Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
Il fatto è che il tempo corre, il 25 giugno della scadenza per la cessione si avvicina e la Federcalcio continua a ribadire il suo no a soluzione pasticciate. Il problema è sempre lo stesso: non si possono possedere due società appartenenti allo stesso campionato, un tema di norme ma anche di sostanza, peraltro rimasto in piedi con una serie di deroghe che a vederle da vicino prendono a pugni lo Statuto (che prevedeva da tempo il divieto del doppio possesso anche in serie diverse).
I «paletti» Per evitare equivoci, Gravina chiarisce comunque che la soluzione trust non è la peste, che ci sono dei precedenti, che si tratta di un istituto ampiamente utilizzato non soltanto ormai nel mondo anglosassone. Il trust non può essere però un cavallo di Troia e un modo per bypassare le regole. Di qui la necessità di «paletti veri», li chiama così Gravina. Quali sono? Intanto la totale estraneità all’attuale proprietà del soggetto gestore, il trustee, a cui verrebbe consegnata la proprietà «parcheggiata» in attesa della cessione definitiva. Secondo la natura irrevocabile dell’affidamento e i limiti della sua durata, 6-8 mesi al massimo. Terzo, deve esserci una stima del valore della società da parte di un’agenzia indipendente che eviti ostruzionismo e possa pilotare il percorso verso la cessione definitiva.
Gravina non ha paura di sottolineare i rischi di una situazione di incertezza: «Se quei paletti, che considero molto chiari e severi, di massima garanzia, vengono rispettati, la Salernitana potrà essere ammessa alla serie A; diversamente ho timore che qualcuno avrà un brutto risveglio». Il presidente federale sottolinea in rosso che in questo caso le responsabilità sarebbero chiare: «Io faccio appello a chi oggi ha la possibilità di decidere il tipo di campionato che potrà fare la Salernitana: restiamo nell’ambito delle regole».