Il nuovo tecnico è un ex del club brianzolo e del Milan vincente, con lui arriverebbe la punta del Crotone
Da calciatore in rampa di lancio ha fatto sognare il Monza con le sue invenzioni. Ora da allenatore dovrà guidare il club biancorosso in quella Serie A mai centrata in quasi 110 anni di storia. E’ un cerchio che si chiude l’arrivo di Giovanni Stroppa sulla panchina del Monza. Lo scrive Delbue su La Gazzetta dello Sport.
Una scelta che ha entusiasmato i tifosi biancorossi, che ieri hanno festeggiato alla notizia, giunta verso l’ora di pranzo, del ritorno “a casa” del loro pupillo: “Giuàn” o “Giovannino”, come lo chiamano tutti in Brianza, ha giocato nel Monza solo per un paio di stagioni a fine anni Ottanta, ma a distanza di 32 anni la memoria delle sue pennellate è ancora più viva che mai.
Motivi
E poi c’è un’altra componente “nostalgica” alla base dell’arrivo al Monza di Stroppa. Il tecnico di Mulazzano è infatti una vecchia conoscenza di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, avendo alzato da calciatore del grande Milan la bellezza di sette trofei (tra cui una Coppa dei Campioni e due Intercontinentali). Ma chiaramente non c’è solo il romanticismo.
Dopo aver mancato l’obiettivo della Serie A nonostante gli ingenti sforzi economici, il Monza era alla ricerca di un tecnico con il dna vincente, che conoscesse bene una categoria difficile come la B e con una predilezione per il calcio offensivo. Ecco, Stroppa incarna tutte queste caratteristiche e proprio per questo ha conquistato Silvio Berlusconi, incontrato in gran segreto nei giorni scorsi. Stroppa ama il bel gioco (e la difesa a quattro) e sa come si vince in piazze importanti: ha riportato il Foggia in Serie B dopo un ventennio e la scorsa estate ha centrato la promozione in A alla guida di quel Crotone dal quale è stato poi esonerato a marzo.
Lo staff
Stroppa firmerà ad inizio della prossima settimana un contratto biennale (con opzione sul terzo anno), ma la presentazione dovrebbe avvenire a luglio, in occasione del raduno. In Brianza lavorerà con il suo storico staff tecnico: il vice Andrea Guerra (come anticipato da ForzaMonza), un altro che conosce bene la piazza di Monza per averci giocato, e il preparatore atletico Andrea Primitivi.
E poi Stroppa ritrova a Monza due grandi protagonisti della cavalcata del suo Crotone: il difensore Mario Sampirisi e il regista Andrea Barberis, un calciatore che il nuovo tecnico biancorosso dovrà rivitalizzare dopo una stagione con luci ed ombre. Mentre l’altra stella del Crotone di Stroppa ha il nome di Nwankwo Simy, attaccante inseguito da mezza Serie A, che potrebbe però diventare anche una suggestione di mercato per l’ambizioso Monza.
L’addio
Poco prima dell’annuncio di Stroppa, il Monza ha comunicato la risoluzione del rapporto con Cristian Brocchi, che aveva un altro anno di contratto in biancorosso. Brocchi, che ha pagato la mancata promozione nella massima serie, chiude comunque il suo triennio con l’orgoglio di aver riportato il Monza in B dopo un ventennio e di averlo condotto ad un passo dalla A in questa stagione terminata al terzo posto.
Dopo l’eliminazione in semifinale playoff contro il Cittadella si era percepito che il ciclo di Brocchi era ormai arrivato ai titoli di coda. E così la dirigenza biancorossa e il tecnico, dopo giorni di incontri e colloqui, hanno deciso di lasciarsi in piena armonia dopo un cammino ricco di pathos e forti emozioni. Un’avventura alla quale è mancato solo il lieto fine della promozione in Serie A. La pagina più importante della storia del Monza che dal prossimo luglio proverà a scrivere Giovanni Stroppa.
