Il giovane centrocampista biancorosso si è raccontato alla rosea. Intervista di Delbue
Andrea Colpani ha parlato a La Gazzetta dello Sport. Dal presente al futuro, di seguito le parole del centrocampista del Monza.
Colpani, lunedì si torna a fare sul serio. Che semifinali saranno contro il Cittadella?
«Mi aspetto un confronto tosto. Il Cittadella pratica un calcio diverso rispetto al nostro: Venturato punta più sulle seconde palle e sulle ripartenze. Saranno due sfide cariche di agonismo e fisicità».
A proposito di Brescia, che rapporto ha con Balotelli?
«Mario è un ragazzo d’oro, si è calato con umiltà nel nostro spogliatoio e ci carica: ogni tanto qualche battuta in dialetto bresciano la facciamo pure. E poi ci accomuna la passione per i videogiochi: Balo però è troppo forte e così mi accontento di sfidare a “Call of Duty” D’Alessandro, Bellusci, Armellino e Pirola».
Oltre a Mario, il Monza ha altri calciatori abituati ai grandi palcoscenici. Quanto servirà la loro esperienza nelle sfide playoff?
«Tanto. E noi giovani dobbiamo essere riconoscenti ai più esperti: per i centrocampisti è una fortuna confrontarci ogni giorno con D’Errico, Armellino, Scozzarella, Barberis. E poi c’è Barillà: mi dà consigli, mi sprona a giocare come so e a calciare appena possibile».
Il Monza dei playoff cosa deve avere in più del Monza del campionato?
«E’ stata una stagione strana, condizionata dalle difficoltà iniziali legate al Covid-19 e all’amalgama da trovare per una rosa quasi tutta nuova. All’inizio abbiamo faticato, ma dopo l’ultima sosta abbiamo tirato fuori una coesione e una determinazione che prima non s’erano viste. Da lì dobbiamo ricominciare».
Dica la verità: avete digerito la delusione per aver fallito la promozione diretta?
«Assolutamente sì: basta respirare l’aria positiva di Monzello per capirlo. I playoff sono una grande opportunità per noi: un’occasione di riscatto dopo la batosta del terzo posto. Siamo più carichi che mai».