Servono l’esperienza di Boateng e Bellusci e il talento di Mota per tornare a correre. L’articolo su “La Gazzetta dello Sport”, firmato Matteo Delbue

Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. O almeno così spera Cristian Brocchi che ha bisogno del carisma dei suoi luogotenenti per ripartire nel cammino verso la A. Un viaggio che è proseguito per 27 giornate alla media promozione di due punti a partita, per poi incepparsi improvvisamente: cinque punti nelle ultime sei e la sconfitta di Ascoli che ha affievolito le speranze di promozione diretta. Un momentaccio che il Monza, scivolato in quinta posizione, può però mettersi alle spalle grazie al rientro dagli infortuni di alcuni uomini chiave.

GUERRIERO

A cominciare da Bellusci, il primo volto che viene in mente quando si parla di duri. In Inghilterra, al Leeds, lo chiamavano «The Warrior», il guerriero. A Monza è semplicemente «Beppe», ma la voglia di combattere è sempre la stessa, come testimoniano le 13 ammonizioni (e un’espulsione) in 26 presenze. Emblema della concretezza al centro della difesa brianzola, Bellusci è il leader della retroguardia, ma anche un secondo regista per Brocchi che spesso gli affida il compito di impostare dal basso. Un allenatore in campo che, dopo aver saltato le ultime tre partite per una lombalgia, è pronto a (re)indossare i panni del guerriero nel derby lombardo contro la Cremonese.

TOTEM

E poi sabato Brocchi conta di riavere a disposizione anche un altro totem: Kevin-Prince Boateng. In questa stagione le prestazioni del Monza sono andate quasi sempre di pari passo con gli umori del Principe. E non è quindi un caso che nel momento in cui Boateng ha iniziato ad accusare qualche acciacco, la squadra di Brocchi abbia rallentato. Prince, che ha disputato solo quattro delle ultime nove partite, non gioca due gare di fila da un mese: dopo essere stato in campo con Pordenone e Reggina, Boateng ha rifiatato con la Reggiana, ha disputato una scialba prova nel l’1-4 contro il Venezia e poi ha saltato Entella e Ascoli con in mezzo l’oretta (senza lampi) nel pareggio con il Pescara. Troppo poco per chi ha dimostrato di possedere ancora i colpi del campione. E il Monza ha urgente bisogno degli spunti di Boateng, che non segna dal 6 febbraio (rigore con l’Empoli). Un digiuno che Prince vuole interrompere già contro la Cremonese. Magari esultando con una (liberatoria) piroetta delle sue.

INDISPENSABILE

Il terzo prezioso recupero per Brocchi è quello di Mota Carvalho. Il portoghese ha superato a pieni voti l’esame di calcio internazionale, con una fase a gironi dell’Europeo Under 21 vissuta da protagonista: assist contro la Croazia e gol all’Inghilterra. Due prestazioni di alto livello che hanno ribadito le doti di Dany: corse a folle velocità, generosità da lode, capacità di saltare l’uomo con naturalezza. Ora, smaltiti gli acciacchi dell’Europeo, il portoghese tornerà da sabato a impadronirsi della fascia sinistra. Nei 13 successi stagionali dei biancorossi, Dany è sempre stato in campo: un indispensabile amuleto che regala al Monza speranze di riscatto.