Il tecnico dell’Entella è ultimo ma ha la seconda migliore attuale serie sì. Alle spalle della Salernitana [367′ senza ko], i liguri (245′], poi Pisa [238′], Monza [223′] e Spai [203]
Non vince, ma non riesce nemmeno a perdere più. Da ben 245 minu ti di campionato è esattamente così, dopo aver sfiorato anche più di un clamoroso blitz giocando peraltro mi ottimo calcio. E a questo dato della speranza si aggrappa il tecnico dell’Entella Vincenzo Vivarini, a sorpresa tra le grandi del campionato in questo indice dell’imbattibilità che qualcosa pure vorrà dire a undici giornate dal termine della stagione regolare e alla vigilia di un trittico di partite in sette giorni che possono cambiare la vita. Nonostante quell’ultimo posto in classifica a cui l’orgoglioso allenatore della compagine ligure non vuole assolutamente rassegnarsi, la volata per la salvezza resta apertissima anche per De Luca & compagni tutt’altro che rassegnati ad alzare già ora bandiera bianca.
NON SOLO SALVEZZA. D’altra parte la battaglia per la salvezza è appena entrata nel vivo e il prossimo trittico di gare in programma potrebbe riservare ulteriori sorprese se non proprio una classifica capovolta in testa e in coda. Al meno sino al Pordenone (9 squadre in 10 punti e addirittura 6 in soli 7) è vietato abbassare la guardia. E dovranno stare attente anche le corazzate pronte ad alimentare una complessa vola ta per la promozione, complicata da una crescerne “questione arbitrale” che soltanto l’introduzione del VAR anticipata a questo finale di stagione senza aspettare playoff e playout potrebbe quanto meno cambiare o lenire proprio mentre le polemiche stan no diventando un rumore di fondo assordante per altro in un campionato equilibrato e avvincente.
NUMERI IMPLACABILI. E anche la lettura a numeri disponibili sulla serie d’imbattibilità in atto qualche indicazione in questo senso la forniscono. Non esistono gare scontate e arrischiarsi in pronostici solo leggendo i distacchi in classifica potrebbe riservare davvero bruttissime sorprese. Lo sa bene Fabrizio Castori che proprio per questa ragione teme più del dovuto la prima delle quattro gare che da sabato agli inizi di aprile comporterà l’incrocio con Cosenza, Cittadella, Brescia e Lecce. Testa-coda e scontri diretti che non lasciano dubbi e invitano a non fare alcun tipo di tabella. Meglio non fidarsi dopo aver fallito tre rigori di fila che avrebbero potuto fruttare 6 punti in più in classifica e addirittura sganciare i campani al primo posto in classifica. E invece la battaglia di primavera per la A è ap pena iniziata e non ci sono padroni, perché anche l’Empoli finora non ha saputo accelerare, complici anche qui gli errori arbitrali patiti. Come un po’ tutti per la verità.
Anche la Spal ha avuto di che lamentarsi e qualche compensazione non ha ancora sanato il gap. Bisogna insistere, magali partendo da quei duecentotre minuti d’imbattibilità che stanno mantenendo Marino incollato alla prospettiva di una promozione diretta dopo aver fatto registrare la migliore se rie senza sconfitte in campionato per 556′ tra la 1^ l’11^. Alla A diretta guardano anche il Pisa di D’Angedlo che non conosce sconfitte da 238 minuti e, ovviamente, il Monza da sempre squadra da battere per organico e possibilità economiche. Brocchi non si batte da 223 minuti e sale forte anche il Lecce di Corini spinto dai gol di Coda, capocannoniere con Mancuso della B. E chi credeva di aver eliminato dalla bagarre il Frosinone ha dovuto presto ricredersi. C’è anche Nesta per la A.