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Brocchi ritrova Boateng e chiede più incisività sotto porta ai suoi

Alle porte una sfida delicata contro un Frosinone in grande difficoltà. I biancorossi dovrebbero poter contare su Kevin Prince

Il pareggio contro il Cittadella qualche rammarico lo lascia al Monza. Non solo per l’occasione di Balotelli lasciata lì a due passi dal dischetto del rigore ma soprattutto per l’altalena in classifica che avrebbe catapultato la truppa di Brocchi a una sola lunghezza dalla prima casella ancora occupata dall’Empoli. Lo scrive il QS questa mattina.

Non solo: perché l’eventuale vittoria avrebbe staccato il Monza dal resto del gruppone play¬off lasciando la Salernitana dietro di 3 punti e con lo scontro diretto a favore almeno fino a metà aprile. Non c’è stato tempo, però, di fare calcoli e piangersi addosso, perché a Monzello i lavori con vista sul Frosinone sono iniziati già di buon mattino all’indomani della partita. E lì le buone notizie riguardanti Kevin-Prince Boateng hanno reso meno amaro il week end biancorosso. Il principe si è rivisto in gruppo dopo una settimana di stop nella quale ha saltato i due impegni contro Chievo e appunto Cittadella, a Frosinone potrebbe essere lui l’arma in più per tornare subito alla vittoria e farlo contro un avversario non facile per nessuno. Neanche se ti chiami Monza e sulla carta hai una rosa fuori concorso rispetto alle altre.

Quello che pretenderà Brocchi dai suoi è incisività e concretezza soprattutto negli ultimi metri. Ecco perché il ritorno del Boa nel tridente è un dato che facilità il percorso di avvicinamento al gioco della squadra verso quelle che sono le volontà di Berlusconi ribadite allo spogliatoio anche nell’intervallo del match di sabato pomeriggio. Manovra veloce, propositiva e incisiva. Tradotto: poco fraseggio tra portiere e centrali difensivi, più partecipazione al gioco dei reparti avanzati e più palloni possibili soprattutto a Mario Balotelli, che di gol fin qui ne ha messi a segno 2 e anche pesanti contro Salernitana e quello da 3 punti contro il Chievo. Difficile pensare che Supermario possa giocare 3 partite in una settimana, certo è che i 77 minuti dell’U-Power Stadium oltre a rappresentare l’impiego più duraturo in campo da quando è arrivato, si avvicinano molto all’ora di gioco come autonomia nelle gambe e nel fiato del giocatore.

A lui, principalmente, si affiderà il Monza per restare aggrappato alla zona Serie A con la consapevolezza, però, che quello a disposizione del tecnico è un organico in grado di garantire ricambi equivalenti in ogni zona del campo. Non solo dal punto di vista numerico ma soprattutto dal punto di vista qualitativo a maggior ragione dopo il mercato di gennaio. Fattore che alla lunga può risultare determinante e che soprattutto nei prossimi cinque giorni permetterà a Brocchi di affrontare il tour de force ravvicinato tra Frosinone e Pordenone tenendo alta la asticella del livello dell’undici migliore in campo.

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