Sì perché Diaw ha sì segnato 10 reti ma di queste nessuna è stata realizzata con la maglia biancorossa
Sembra un paradosso, ma il Monza pur avendo il parco attaccanti più ricco della categoria non
ha un bomber che svetta nella classifica dei marcatori. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
Sono già 10 gli uomini d’attacco schierati da Brocchi, contando anche Finotto (poi si è infortunato ed è stato ceduto) e D’Errico (usato anche a centrocampo e ora ai margini). Per farli allenare meglio, la società e il tecnico hanno aggiunto allo staff la figura di Simone Tiribocchi, che già istruiva gli attaccanti del settore giovanile. Così Brocchi può scegliere in un gruppo molto eterogeneo tra punte centrali ed esterni, funzionali al 4-3-3 scelto dopo aver messo in cantina il 4-3-1-2 e il relativo trequartista.
E così tutti hanno la possibilità di segnare. A Vicenza si è sbloccato D’Alessandro, ora manca il colpo di gennaio Diaw senza dimenticare Ricci, in attesa. Poi c’è Balotelli, che adesso è recuperato e non vede l’ora di tornare a segnare come ha fatto alla Salernitana e inseguire il «fratello» Boateng, che è a quota 5 con 3 rigori. Gytkjaer ne ha firmati 4 ma è un po’ altalenante, Maric (acquisto più oneroso dell’estate) è a 2 ma vede il campo sempre meno. In tutto questo, la certezza è Mota Carvalho. Anche lui, grazie al colpo di testa di Vicenza, è a quota 5 reti.
Finora è l’uomo-gol più utilizzato da Brocchi, con 21 presenze su 22, prima attaccante puro (quando c’era il 4-3-1-2) e adesso esterno sulla sinistra. Micidiale nel puntare l’uomo ed entrare in area, ma anche opportunista in zona gol quando si tratta di buttarla dentro. E anche uno degli ormai pochi superstiti della Serie C.
