E’ proprio l’ex biancorosso a bloccare sul 2-2 i toscani con un rigore contestato nei minuti finali di gara
Non può che essere un pareggio amaro quello ottenuto dall’Empoli nella sfida con il Pescara che, invece, è vivo e lotta. Non tanto per aver buttato via un nuovo vantaggio dopo l’ennesima rimonta, ma perché il risultato è pesantemente viziato da un’altra svista arbitrale. Un altro calcio rigore dubbio a sfavore (il secondo dopo l’episodio di pochi giorni fa a Monza) che è costato agli azzurri due punti. Scrive il Corriere dello Sport.
Sorride invece il Pescara, che in qualche modo porta a casa un punto d’oro e torna a fare risultato dopo 4 sconfitte consecutive. Breda resta in bilico, ma almeno ha registrato una reazione da parte della sua squadra che non si è arresa dopo aver subito la rimonta.
La Mantia prende il tempo al diretto marcatore e con la specialità della casa, il colpo di testa, batte Fiorillo. Vantaggio per i toscani. Sembra fatta per l’Empoli, ma ancora una volta gli azzurri devono fare i conti con una più che dubbia decisione arbitrale. Su cross di Nzita Pirrello fa di tutto per togliere il braccio, ma la palla impatta sulla mano sinistra del difensore azzurro.
Per Serra è calcio di rigore, sul dischetto si presenta lo stesso Machin che però si fa ipnotizzare da Brignoli, la palla resta lì e per l’attaccante mettere dentro è un gioco da ragazzi. Nel finale l’Empoli ci prova con coraggio e generosità, ma non va oltre una bell’azione di Bajrami, fermato da Fiorillo dopo un’ubriacante serpentina in area di rigore.