L’ex Brianteo è l’ultimo stadio, in ordine di tempo, ad essere stato firmato da uno sponsor nel calcio italiano

La Germania guida, in Europa, stabilmente il mercato dei naming rights degli stadi. Il 77,8% degli impianti di calcio della Bundesliga ha intercettato l’interesse di aziende nazionali e multinazionali. Superando, dopo molti anni, la MLS, massima serie del soccer americano (76,9%), storicamente piattaforma leader per la denominazione di venues sportive. La Super Lig turca è al terzo posto (28,6%). Seguita dalla EFL Championship (la “cadetteria” britannica), con un peso percentuale pari al 25%. Al quinto posto, in coabitazione, tre campionati top europei: Premier League inglese, Serie A italiana e Ligue1 francese (tutti al 20%). Fanalino di coda per LaLiga spagnola (al 15%). Lo scrive Tuttosport.

L’analisi del mercato italiano. Quattro gli impianti “firmati” da aziende sponsor in Serie A: è il caso dell’Allianz stadium (Juventus), del Mapei stadium (US Sassuolo), della Dacia Arena (Udinese) e del Gewiss stadium (Atalanta).

Ultimo, in ordine di tempo, è il contratto firmato, in questo caso in Serie B, da U-Power (abbigliamento e calzature da lavoro), già second sponsor di maglia dell’Atalanta, per la titolazione dello stadio Brianteo di Monza. Lo storico impianto brianzolo. diventato così U-Power Stadium (l’investimento stimato è pari a 250mila euro annui), ospita il Monza calcio impegnato, quest’anno, nella “cadetteria” (dopo 19 anni di assenza).

Tornando all’analisi della massima serie, spicca l’abbinamento sponsorizzativo di Allianz a sostegno della Juventus. Il nuovo accordo con i campioni di Italia prevede visibilità sulla maglia di allenamento della prima squadra e alcuni diritti di sponsorizzazione legati al settore femminile, oltre all’estensione del naming rights dell’Allianz stadium per 7 stagioni, a partire dal 1° luglio 2023 e fino al 30 giugno 2030.