Il commento de La Gazzetta dello Sport al pareggio casalingo della squadra di Brocchi contro la Spal
Nessun gol nell’open day della Serie B. Monza e Spal hanno chiuso in bianco dopo aver colpito un legno a testa, ma i rimpianti sono tutti della squadra di casa che ha fallito un rigore. Poche emozioni per il pubblico nell’unica partita di questa categoria che – grazie alla Regione – ha avuto l’apertura a mille spettatori. Dopo una preparazione iniziata il primo luglio, era lecito aspettarsi qualcosa di più dalla grande favorita, che solo in difesa è parsa già rodata. Scrive questa mattina La Gazzetta dello Sport.
Il ritorno in Serie B dopo 20 anni è accompagnato da grandissime ambizioni, visti i progetti Fininvest (in tribuna l’a.d. Pellegrino). Va detto comunque che per la prima A della storia non sarà di certo una strada in discesa come la stagione scorsa in C, e s’è visto subito. Soprattutto in attacco il Monza deve costruire di più. Machin ha inventato poco, Gytkjaer e Maric sono parsi spaesati. E se il secondo con un colpo di testa spizzato ha impegnato Berisha al 33’, il primo nella ripresa (37’) ha calciato male il rigore che avrebbe fatto partire a razzo Brocchi, rammaricato al termine per la mancata vittoria.
L’altra vera occasione è stata la traversa colpita a metà ripresa da Armellino (con tap in alto di Barillà) dopo un corner, ma poco prima il Monza aveva tremato per un palo centrato da D’Alessandro dopo tenace azione personale. Da segnalare nel primo tempo anche una bella girata al volo di Paletta dal limite, ma centrale. Il tecnico di casa ci ha provato con i cambi, visto quel popò di panchina che si ritrova: in C spesso le partite le vinceva così, probabilmente gli capiterà anche in B, ma stavolta gli è andata male. Perché Barillà (pericoloso tentativo al 90’, ma centrale) e Frattesi soprattutto si sono fatti sentire, e se Gytkjaer non si fosse fatto parare il rigore il piano di Brocchi sarebbe andato a segno.
