La squadra di Brocchi pareggia in casa alla prima giornata di Serie B. Il commento del Corriere dello Sport
Per i gol, meglio ripassare. C’è, però, un rigore sbagliato quasi all’ultima curva, due pali e un inizio non male in questa nuova serie B. Finisce in parità con il Monza che recrimina e una Spal che salva la pelle. Berisha porta un punto a Pasquale Marino, espulso perché si fa sfuggire una parola di troppo verso l’arbitro Orsato dopo che i brianzoli falliscono la grande occasione dagli undici metri con Gytkjaer. Scrive questa mattina il Corriere dello Sport.
Il pareggio tutto sommato ci può stare, l’avvio del campionato è frizzante quanto basta. La difesa della Spal non ha più Bonifazi e presto neanche Tomovic. Sono i colpi di coda del mercato, anche se per adesso il serbo è in campo nella difesa a tre di Marino. E’ proprio di un centrale, ma del Monza, la prima pericolosa battuta a rete: sugli sviluppi di un angolo, a metà primo tempo, Paletta impegna dal limite Berisha. Piccolo brivido per la Spal, non certo rintanata. Anche perché il Monza all’inizio ha il freno a mano un po’ tirato, e trova pane per i suoi denti al debutto in B dopo 19 anni. E sempre su palla inattiva, la punizione di Colpani, manda alla girata aerea Machin obbligando Berisha all’allungo.
Il sinistro a giro di Maric è il primo squillo del Monza nel 2º tempo, subito dopo D’Alessandro per i ferraresi. Preludio a una fase vivace per il trequartista ex Roma. La Spal è una squadra che ha mantenuto l’ossatura dello scorso anno, nonché le ambizioni di giocarsela per un ritorno immediato in A. I correttivi, per ora, sono inseriti senza esagerare. Al contrario di un Monza cambiatissimo. Così per Sebastiano Esposito – nemmeno in panchina – l’esordio va rimandato. E pure il fratello Salvatore resta a guardare. Ad ogni modo, Marino vede una Spal disinvolta solo a tratti: D’Alessandro lascia il posto a Sernicola, non prima di aver colpito un palo al termine di una bella serpentina. A quel punto gli emiliani hanno già sfiorato il vantaggio anche con Strefezza. Il paradosso di una sostituzione dopo aver preso un palo, si allarga anche al Monza: Armellino di prepotenza gira il pallone vicino all’incrocio dei pali, e sulla ribattuta Barillà sciupa.
Ma la grande occasione ai brianzoli capita a 8’ dalla fine: il contatto Dickmann-Sampirisi è punito col rigore, l’esecuzione di Gytkjaer però non è il massimo. Nell’ultimo pallone, Mota Carvalho spara addosso a Berisha.
